TRENTO – L’imprenditore trentino Ivan Zucchelli è stato condannato a 30 anni di reclusione per la morte della farmacista friulana Daniela Sabotig. Questa la sentenza di primo grado emessa dal Gup Monica Izzo del Tribunale di Rovereto, che, dopo una lunga camera di consiglio, ha accolto in pieno le richieste del sostituto procuratore Fabrizio De Angelis.
La donna era trovata morta il 4 febbraio 2013 in val di Ledro, all’interno della sua auto in fondo ad una scarpata. Zucchelli, indagato per omicidio volontario, era accusato di avere simulato un incidente stradale per coprire il delitto, il cui movente sarebbe stato quello di impossessarsi del patrimonio della Sabotig per cui aveva una procura. Secondo l’accusa, il raggiro sarebbe stato scoperto dalla donna. Nel mirino degli inquirenti era finito il pc dell’uomo su cui sarebbero stati trovati riferimenti all’incidente. Nell’inchiesta anche una serie di intercettazioni.