
NEW DELHI – Pubbliche scuse da parte dell’ambasciatore italiano e un secondo, importante risarcimento per le famiglie dei due pescatori uccisi al largo delle coste del Kerala, in India meridionale, nel 2012. E’ quanto il governo Renzi ha offerto all’India in cambio del rientro in Italia di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, che verrebbero così processati nel proprio Paese.
Secondo l‘Economic Times, a questo accordo consensuale si sarebbe arrivati dopo trattative tra il governo italiano e quello indiano. In questo modo si concluderebbe, dopo quasi tre anni, la vicenda dei due Fucilieri della Marina italiana detenuti in India: Latorre, tornato in Italia per farsi curare dopo un’ischemia, il 14 gennaio prossimo non sarebbe più costretto a rientrare a Delhi e il suo collega Girone potrebbe raggiungerlo in Italia.
L’accordo, però, non è condiviso da alcuni responsabili della sicurezza indiana, che chiedono che i due marò vengano processati in India e possano tornare nel loro Paese solo una volta condannati. Roma si appella al fatto che l’incidente che ha portato all’uccisione dei due pescatori è avvenuto in acque internazionali, a 20,5 miglia nautiche dalla costa del subcontinente. La polizia investigativa indiana sostiene che il Codice penale nazionale può essere applicato anche al di fuori delle acque territoriali.