I genitori di Chiara Petrolini: "Non ci siamo mai accorti della gravidanza" (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Quel 7 agosto 2024, Chiara Petrolini aveva tentato di seppellire il piccolo partorito nella camera da letto della taverna della sua abitazione a Traversetolo, nel Parmense. I genitori della 22enne, interrogati dagli inquirenti, raccontano: “Ci ha detto che inizialmente aveva tentato di fare una buca nel giardino, ma non ci è riuscita, poi ha visto la buca fatta dai cani e l’ha messo dentro”.
La giovane è accusata del duplice omicidio premeditato dei suoi due figli e di soppressione dei cadaveri. I verbali degli interrogatori dei genitori saranno acquisiti al processo in corso a Parma, dopo che la difesa ha rinunciato alla loro testimonianza in aula, in accordo con le altre parti.
Durante gli interrogatori, alla domanda se fossero a conoscenza della prima gravidanza della figlia, il padre ha risposto “purtroppo no”, motivando il purtroppo: “Perché altrimenti non saremmo qua”. Anche la madre non si sarebbe accorta della gravidanza: “Io non mi sono accorta di niente. Il mese di luglio, la vedevamo anche poco, usciva la mattina intorno alle 7-7.30 e rientrava verso le 18, ma poi usciva con le amiche. Ha sempre mangiato regolarmente”.
Il padre aggiunge: “Portava sempre gli stessi vestiti e la taglia era sempre quella”. La coppia ha scoperto la gravidanza “il giorno che siamo rientrati dal Ris. Ci hanno detto che il padre biologico era Samuel e solo in quel momento l’abbiamo saputo e lei lo ha confermato. Noi siamo caduti dal cielo. Non ci siamo accorto di nulla. Pensavamo stesse coprendo qualcuno”.
Quando il padre chiese se il piccolo fosse vivo o morto, Chiara rispose che “era fermo” aggiungendo “che avrebbe voluto tenerlo”. Alla scoperta del cadavere di un neonato nel giardino mentre erano a New York, il padre racconta: “Tutti siamo rimasti stupiti, scioccati” e la figlia “non ha detto assolutamente nulla”.
La madre ricorda: “Con il senno di poi, ricordo che Chiara si estraniava un po’”, evidenziando come la giovane apparisse distante e silenziosa anche nei momenti più drammatici, segnando profondamente la famiglia.