Suor Anselmina Karimi trovata morta in Kenya: aveva lividi su tutto il corpo. Consorella accusata di omicidio - Blitz Quotidiano
Suor Anselmina Karimi, molto nota nella provincia di Brescia e da diversi anni residente a Nkabune, in Kenya, dove sorge l’orfanotrofio da lei gestito, è stata trovata morta nella sala da pranzo del convento. Stando alle condizioni del corpo, sul quale sono stati trovati lividi presenti su mani e gambe e sangue che le colava dalla bocca e dalle orecchie, la sua morte non sarebbe avvenuta per cause naturali. Le autorità locali, infatti, hanno già arrestato la principale sospettata di quello che sembra essere a tutti gli effetti un omicidio. Si tratta di suor Caroline Kanjiru, consorella con la quale Anselmina lavorava fianco a fianco ogni giorno. Per lei è stata disposta la custodia cautelare per impedirne la fuga e consentire così ulteriori analisi utili per le indagini in attesa dell’autopsia. Martedì 28 ottobre la sospettata comparirà di fronte a un giudice per rispondere dell’accusa di omicidio.
Suor Caroline Kanjiru, secondo quanto ricostruito da Cisa News Africa, avrebbe dichiarato che Anselmina era malata già da tempo e che sarebbe morta mentre la stava portando all’ospedale di Nkubu. Cisa News Africa, citando una fonte della polizia, ha riferito: “I primi riscontri indicano una colluttazione prima della morte”. La versione di Kanjiru, infatti, pare non aver convinto nessuno, data l’impossibilità di giustificare le ferite e le contusioni ben visibili sul corpo di Anselmina.
Secondo quanto trapelato, tra le due ci sarebbero state divergenze sulla gestione dell’orfanotrofio e tensioni riguardo al nome di chi avrebbe preso in mano la direzione della “Meru children’s home”, sostenuta dalle donazioni di due associazioni bresciane, ovvero “Via Etica ets” e “Il volo di Pietro”. La notizia della morte di suor Anselmina Karimi, infatti, ha sconvolto anche la città di Brescia: “Da decenni collaboravamo con suor Anselmina: una persona generosa, coraggiosa e molto rigorosa. Gestiva praticamente da sola una cinquantina di bambini, dai neonati ai 18enni, salvandoli da fame e povertà”, ha dichiarato Fabrizio Arici, vicepresidente di Via Etica ets.