Tre ergastoli per l'avvelenatrice australiana. Filetto e amanita phalloides, uccisi due suoceri e una cognata (foto Ansa-Blitzquotidiano)
Tre ergastoli, tanti quanti i parenti che ha ammazzato servendo loro pietanze condite con funghi velenosissimi, i famigerati amanita phalloides: questa la sentenza che ha condannato al carcere a vita Erin Patterson, la cinquantenne australiana protagonista di uno dei processi più seguiti del decennio.
Durante un pranzo rivelatosi letale aveva ammazzato gli ex suoceri Gail e Don Patterson, settantenni, e la cognata Heather Wilkinson. Il marito di quest’ultima, il pastore Ian Wilkinson, s’è salvato solo grazie a un rapido e provvidenziale trapianto di fegato.
L’ultimo commensale, il marito di Erin, il filetto alla Wellington coi funghi non l’ha nemmeno sfiorato. Il pranzo ebbe luogo il 29 luglio 2023. La sentenza è stata emessa lunedì 8 settembre dalla Corte Suprema di Melbourne. Anche dopo il verdetto, il movente dei delitti non è stato chiarito fino in fondo.