Cronaca

Truffe telefoniche, l’elenco dei numeri e prefissi pericolosi e come difendersi

Nel corso dell’ultimo anno le truffe telefoniche con prefissi stranieri si sono moltiplicate, colpendo migliaia di utenti attraverso chiamate e messaggi apparentemente innocui. Dai tentativi di frode “wangiri” alle finte offerte di lavoro, passando per raggiri sentimentali e richieste di pagamenti urgenti, i truffatori sfruttano numeri esteri per confondere e ingannare le vittime.

Alcuni prefissi sono ricorsi con particolare frequenza: tra questi figurano +27 (Sudafrica), +30 (Romania), +33 (Francia), +44 (Regno Unito), +49 (Germania), +60 (Malesia), +91 (India), +92 (Pakistan), fino a numerazioni africane e asiatiche come +223 (Mali) o +855 (Cambogia). Conoscere questi numeri è il primo passo per evitare di cadere nella trappola.

Le tecniche più utilizzate dai truffatori

Le modalità di raggiro sono diverse ma seguono schemi ricorrenti. La più nota è la chiamata persa, detta “wangiri”: un solo squillo da un numero estero spinge l’utente a richiamare, attivando servizi a pagamento molto costosi. Altre truffe puntano sulle finte offerte di lavoro, promettendo guadagni facili in cambio di dati personali o piccoli versamenti iniziali.

Diffuse anche le truffe sentimentali, basate sulla costruzione di un legame emotivo che porta, col tempo, a richieste di denaro. Non mancano poi i falsi premi e concorsi, o le comunicazioni che simulano banche, corrieri ed enti ufficiali, con richieste di pagamenti urgenti per evitare presunti problemi.

Truffe telefoniche, l’elenco dei numeri e prefissi pericolosi e come difendersi (foto ANSA) – Blitz quotidiano

I segnali d’allarme da riconoscere

Nonostante la varietà delle tecniche, queste truffe condividono elementi comuni. Il primo è il prefisso estero inatteso, spesso accompagnato da messaggi generici o poco chiari. Un altro segnale tipico è la pressione psicologica: il truffatore invita ad agire subito, minacciando conseguenze o promettendo vantaggi esclusivi.

Infine, le richieste di cliccare link, scaricare allegati, richiamare numeri o effettuare pagamenti sono campanelli d’allarme evidenti, perché l’obiettivo finale è sempre sottrarre denaro o informazioni sensibili.

Come difendersi in modo efficace

La difesa più semplice è non rispondere a chiamate e messaggi provenienti da prefissi esteri sconosciuti, a meno che non si attendano contatti dall’estero. È consigliabile attivare i filtri anti-spam sullo smartphone e non richiamare mai numeri che effettuano uno squillo solo.

In caso di messaggi sospetti su WhatsApp o altre app, è importante bloccare e segnalare subito il mittente. Infine, non bisogna mai seguire le istruzioni dei truffatori: evitare link, allegati e richieste di pagamento è fondamentale per proteggere i propri dati e il proprio denaro.

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Filippo Limoncelli