Una foto di Pasquale Iacovone dall'archivio Ansa
Nel 2013 uccise i figli di 13 e 9 anni soffocandoli e dando pii fuoco alla casa dove aveva compiuto il duplice omicidio, a Ono San Pietro, in alta Valcamonica. Condannato all’ergastolo, adesso Pasquale Iacovone potrà uscire in permesso premio. Erica Patti, la ex moglie e mamma dei due bimbi uccisi, è piombata nella paura: “Mi ritrovo a vivere, di nuovo, nella paura: quella di non sapere quando può uscire l’assassino dei tuoi figli. Peraltro, non esistono nemmeno misure restrittive particolari in questi casi: penso a un braccialetto elettronico, a un divieto di avvicinamento, per esempio. Questo mi inquieta moltissimo”, ha detto al Corriere della Sera.
Erica Patti ha paura che lui possa farle del male: “Non ha finito. Io sono convintissima che tornerebbe. Perché lo scopo della sua vita è questo, annientare me. Oltretutto non ha mai dato segni di pentimento, nemmeno in forma ufficiosa o privata”. La donna aggiunge: “(…) Io non dico no a prescindere ai permessi, ci mancherebbe, il nostro carcere, da Costituzione, deve tendere alla riabilitazione, ma in certi casi, come un omicidio del genere, no. Ho vissuto prima, nel terrore, e vivo la stessa condizione oggi: non posso accettarlo. Non è giusto che io debba perennemente girarmi e guardarmi le spalle per paura di trovarmelo dietro”.