Economia

Acquistare una casa o prenderla in affitto costa sempre di più. Se continuiamo così saremo armati fino ai denti, ma per difendere cosa? La povertà?

Nel nostro misero Paese, gli affitti costano sempre di più. Nel 2024, il costo medio è stato di 757 euro mensili (9.084 euro annui), in aumento del 5,1 % rispetto all’anno precedente, pari a 444 euro in più all’anno. Lo evidenzia uno studio del Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della UIL, diretto dalla segretaria confederale Ivana Veronese, che ha elaborato i dati dell’Agenzia delle Entrate (valori OMI), relativi al secondo semestre 2023 e al secondo semestre 2024.

Per la ricerca si sono calcolati i costi medi di locazione degli appartamenti di 100 mq circa. Qualche numero: a Milano, il canone medio d’affitto è di 1.810 euro; a Roma, 1.503 euro; a Bolzano, 1.433 euro; a Como, 1.375 euro mensili.

E non parliamo del prezzo per l’acquisto delle case, anch’esso in costante aumento. Nel 2024, secondo l’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), i prezzi delle abitazioni in Italia hanno registrato un aumento medio del 3,2 %. Le abitazioni nuove hanno mostrato un incremento più marcato, con un +7,9 %, mentre quelle esistenti sono cresciute del +2,2 %. Ma la casa è un diritto o soltanto un bene come tanti altri? Perché, se davvero è un diritto, si dovrebbe fare qualcosa per renderla più accessibile. Non sarebbe forse il caso di sviluppare una qualche forma di progetto concreto? O vogliamo continuare a pensare solo al riarmo? Se andiamo avanti così, è vero: saremo armati fino ai denti. Ma per difendere cosa? La povertà?

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Gianluca Pace