Sì gira a Milano “Il diavolo veste Prada 2″ e Meryl Streep e Stanley Tucci fanno irruzione in una sfilata di Dolce e Gabbana alla Settimana della Moda per la ripresa delle telecamere nascoste.
In un colpo di scena, i due attori, Meryl Streep e Stanley Tucci, si sono seduti in prima fila per delle riprese a sorpresa, rivelano Samantha Chery e Rachel Tashjian di Reuters, “nei panni dei loro personaggi de “Il diavolo veste Prada”, per un’altra ripresa pubblica del sequel dell’iconico film di moda”
Steep interpreva il personaggio di Miranda Priestly, la spietata direttrice della rivista di moda “Runway”. Streep si è presentata al Metropol poco dopo le 15 indossando i caratteristici occhiali a occhi di gatto di Priestly, un trench color carne e tacchi altissimi.
Era accompagnata da Tucci, che interpreta Nigel, il confidente della direttrice. Streep e Tucci si sono seduti in prima fila accanto a Naomi Campbell, ricevendo applausi da parte di spettatori ignari. L’attrice di “Bridgerton” Simone Ashley, che interpreta un’assistente in “Il diavolo veste Prada 2”, li ha scavalcati per accaparrarsi il suo posto in seconda fila.
Tutti gli attori indossavano Dolce & Gabbana. Dall’altro lato della pista era seduta la direttrice di Vogue e Condé Nast, Anna Wintour, cui si sono ispirati gli sceneggiatori del film per il personaggio di Miranda.
Notano le giornaliste di Reuters che, “poiché le telecamere erano nascoste, non era chiaro se la vera star della moda sarebbe apparsa nel film”.
Il sequel vedrà il ritorno delle star Emily Blunt e Anne Hathaway, che hanno interpretato l’assistente personale junior di Priestly, Andrea “Andy” Sachs, nell’originale.
Pochi giorni fa, la stessa Anna Wintour, di nascita inglese e figlia di Charles, per anni direttore di un grande quotidiano della sera di Londra e autore di libri sul giornalismo, aveva risposto a questa domanda di David Remnick, direttore del New Yorker.
“C’era un film di cui potresti aver sentito parlare, intitolato “Il diavolo veste Prada”. Non ci conoscevamo molto bene quando uscì. Condé Nast aveva un orientamento diverso da quello attuale. E devo dire che è cambiato in gran parte grazie a te e alle riunioni dei redattori; i redattori hanno imparato a conoscersi molto meglio di prima, il che è un dono. Quando uscì per la prima volta, ne sei rimasta ferita? E poi sembra che tu l’abbia accolto in un certo modo…”
La risposta. Beh, sono andata alla première indossando Prada, senza avere la minima idea di cosa avrebbe trattato il film. E credo che l’industria della moda fosse molto gentilmente preoccupata per me riguardo al film, che mi avrebbe dipinta in una luce difficile, ma…
Cartoonistica.
“Sì, una caricatura. Ma, prima di tutto, c’era Meryl Streep, che è stata fantastica. E poi sono andato a vedere il film e l’ho trovato molto piacevole e molto divertente. Miuccia [Prada] e io ne parliamo molto, e le dico: “Beh, ti ha fatto davvero bene”. E puoi immaginare cosa mi ha risposto. Ascolta, c’era molto umorismo. C’era molta arguzia. C’erano Meryl Streep ed Emily Blunt. Erano . tuttefantastiche. E, alla fine, ho pensato che fosse una buona idea.