ROMA – Angelino Alfano invoca una coalizione popolare che riunisca tutto il centrodestra e dalle file di Forza Italia si levano i primi commenti positivi. Intanto Silvio Berlusconi smorza sul nascere gli entusiasmi di Raffaele Fitto che, forte del pieno di preferenze alle europee, era tornato a chiedere un rinnovamento in Forza Italia partendo dalle primarie. Ma il leader di Forza Italia impugna lo scettro e liquida l’invito affidandosi ad una nota:
“Chiedo quindi a tutti di non proseguire con uno sterile dibattito a mezzo stampa sulle primarie e a non contribuire così all’immagine negativa che i media ostili costruiscono ogni giorno a nostro danno”.
“Forza Italia – aggiunge – è, fin dalla sua fondazione, venti anni fa, un movimento politico aperto, democratico, rispettoso del contributo di tutti i suoi militanti, attento a valorizzare ogni idea maturata al suo interno e le diverse esperienze che lo hanno reso grande”.
“In tale direzione – ricorda – ho sempre orientato la mia attività di Presidente e Fondatore, con l’equilibrio, la capacità di sintesi e il rispetto di tutti che mi sono sempre stati riconosciuti”.
E, conclude Berlusconi,
“già prima delle elezioni, su mio preciso stimolo, abbiamo avviato un cammino di rinnovamento importante e articolato, che sono certo darà presto i suoi frutti”.
L’apertura di Alfano piaciucchia però a diversi forzisti. Paolo Romani, presidente del Gruppo Forza Italia al Senato, tentenna: “Gli schieramenti non si fanno per somma algebrica, ma solo rifondandoli su basi solide”. Ma poi apprezza:
“Ripartiamo, dunque da quelle basi comuni che ci hanno sempre caratterizzato come centrodestra e che, nonostante la frammentazione con la quale ci siamo presentati alle elezioni, l’elettorato ha riconosciuto e sostenuto, certificando il ritorno ad un sistema bipolare ed affermando che alla protesta vanno date risposte e non urla, soluzioni e non insulti”.
Così pure Mariastella Gelmini, che a SkyTg24 confessa che le parole di Alfano sono un “contributo al dibattito che si deve fare all’interno del centrodestra”. Ma a certe condizioni: “A Ncd tocca un chiarimento sulla posizione rispetto al governo di centrosinistra di Renzi”.
Dubbi condivisi da Altero Matteoli che, pur riconoscendo al leader di Ncd un “approccio dialogante”, aggiunge:
“Non è chiaro come possa Alfano ritenere di dare il suo contributo a tale prospettiva restando incollato al governo Renzi e condividendo pasticci di sinistra, come per esempio la Tasi”.
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