”La lealtà al segretario non si discute, ma il segretario discuta con noi”: lo ha detto l’europarlamentare Debora Serracchiani, partecipando alla direzione nazionale del Pd. Riferendosi al documento dei 75, Serracchiani, che è segretario regionale del Pd in Friuli Venezia Giulia, ha sostenuto che ”e’ stato il sintomo di un malessere trascurato, un’azione sbagliata seguita da una reazione sbagliata, e ora il segretario Bersani deve farsi carico di creare le condizioni perché il partito ritrovi armonia e fiducia in se stesso”.
Per Serracchiani, ”quello che è successo ha aperto ferite, ma non può essere sottovalutato o liquidato, perchè tutti, a cominciare dal segretario – ha aggiunto – dobbiamo sapere che difficilmente avremo prove d’appello. Da qui in avanti pensiamo solo a risalire la china, anche sotto il profilo organizzativo, ad esempio convocando e informando i segretari regionali nei momenti di crisi”.
”Abbiamo dato uno spettacolo triste – ha sottolineato Serrachiani – con i dirigenti che si parlano per via di comunicati stampa e i militanti disorientati a guardare il loro partito che si sfarina; dovremmo invece sempre pensare alle ricadute sui territori, anche perché forse c’è più Pd nei nostri militanti ed elettori che nei palazzi di Roma”.
”Qua fuori – ha concluso Serracchiani – c’è un Paese in balia di forze pericolose e disgregatrici, e non vinciamo la nostra sfida parlando solo di noi stessi ma definendo un progetto chiaro per l’alternativa”.
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