Conferenza Ricostruzione Ucraina, l'ambasciatore russo a Roma: "Sostegno occidentale al piccolo führer di Kiev" (foto Ansa-Blitzquotidiano)
Dietro alla conferenza per la ripresa dell’Ucraina apertasi oggi a Roma si nasconde una “logica cinica e menzognera che viene portata avanti dagli attuali leader dei Paesi occidentali, Italia compresa”. Lo afferma l’ambasciata russa in Italia in un commento sul suo canale Telegram.
“Anziché fermare la guerra e risolvere le sue cause profonde, è sulle sue conseguenze che essi pongono l’enfasi, mostrando così al mondo intero la loro brama di dominio, la loro avidità e l’ingordigia, per le quali sono disposti a distorcere completamente qualunque realtà di fatto”, si aggiunge nella nota.
“Da un lato – afferma ancora l’ambasciata russa – si finanzia la prosecuzione della guerra sine die, andando ad accrescere in questo modo l’entità della distruzione e delle sofferenze che la popolazione civile della stessa Ucraina dovrà affrontare; mentre, dall’altro lato, si annuncia che verranno raccolte risorse per ripristinare tutto ciò che è andato distrutto, e che tali risorse saranno ripartite tra tutte le varie istituzioni finanziarie e le imprese esecutrici dei lavori”.
La sede diplomatica di Mosca aggiunge che una parte degli ingenti finanziamenti già erogati a sostegno di Kiev è “andata a depositarsi nelle tasche dei funzionari ucraini e di quelli occidentali, una sorte che, evidentemente, attende anche quelle somme a molti zeri che verranno annunciate a conclusione di questa Conferenza di Roma”. “Sappiamo tutti che questa grande mangiatoia ha già acquisito vita propria ed è ormai fine a se stessa”, si insiste nel comunicato.
“I Paesi occidentali, e in particolare l’Italia con il suo incondizionato sostegno ‘a 360 gradi’ al piccolo führer di Kiev – denuncia ancora l’ambasciata russa – non soltanto stanno privando la loro popolazione e i loro elettori dei mezzi necessari a finanziare la propria crescita e la realizzazione degli obiettivi interni di carattere sociale, ma stanno anche sottraendo denaro dalle somme promesse ai Paesi bisognosi del Sud e dell’Est globale”.