Papa Leone prega per la pace in Ucraina e per l'assalto islamico in Africa e in Nigeria - Blitzquotidiano.it (Papa Leone XIV nella Foto Ansa)
Domenica dolceamara per Papa Leone. Alla gioia manifestata in San Pietro in occasione del Giubileo dedicato alle corali (“cantare è proprio di chi ama”) hanno fatto da contrappeso il dolore per la furia jihadista contro i cristiani in Nigeria (rapiti 315 studenti e 12 insegnanti).
E la preoccupazione per il summit di Ginevra (al tavolo Ue, USA e Kiev) impegnato a discutere il “Piano Trump”; un piano di pace che, per ora, mette Zelensky all’angolo. Ergo, lo stop alla guerra non sembra imminente. Di qui l’angoscia e il tormento che il Pontefice esprime in ogni occasione. Alla udienza giubilare in Piazza San Pietro ha rimarcato: ”La pace è prendere posizione dove la dignità umana è calpestata”. E all’Angelus, subito dopo la Messa nella Solennità di Cristo Re, ha rivolto il suo pensiero “ai sacerdoti, fedeli e studenti rapiti in Nigeria e Camerun” chiedendo la loro liberazione.
Gli estremisti islamici rapiscono per far cassa. Colpiscono sia i cristiani che i mussulmani. Non sono spinti da una guerra di religione ma solo per denaro. A gettare acqua sul fuoco è stato lo stesso Pontefice insieme al capo della diplomazia vaticana, card. Pietro Parolin. Gli è però che la Nigeria è finita nel caos e i rapimenti si fanno sempre più frequenti : prima dell’incursione jiadista (venerdì)nella scuola cattolica “St.Mary” a Papiri, gli estremisti martedì avevano rapito 38 fedeli in una chiesa (due morti). Episodi che hanno fatto infuriare Trump (“Una vergogna, siamo pronti ad intervenire”) e preoccupare fortemente il presidente nigeriano Bola Tinubu che ha cancellato tutti i suoi impegni in agenda, compresa la partecipazione al summit del G20, per seguire personalmente la vicenda.
Il confronto fra le tre delegazioni presenti in Svizzera per discutere i 28 punti del Piano di pace redatto dal presidente statunitense (che prevede, in buona sostanza, i termini della spartizione della Ucraina e la riduzione dell’esercito di Kiev) , e’ un piano che si presenta squilibrato e in ogni caso non garantisce una pace che possa durare. Morale: i leader europei sono irritati, Papa Leone teme un flop delle (complicate) trattative. La Ue e l’Ucraina sperano di convincere Washington a cambiare linea. Mica facile.