Il nuovo sindaco di New York Zohran Mamdani e i partiti in Italia, quasi un caso di scuola (foto Ansa-Blitzquotidiano)
Alla vigilia delle elezioni il candidato dem al sindaco di New York Zohran Mamdani si è recato sul ponte Brooklyn prima dell’alba e lo ha attraversato a piedi fino al municipio di Lower Manhattan per dire ai newyorchesi che un “nuovo giorno stava arrivando” per la città.
Mamdani ha marciato sotto gli iconici archi del ponte accompagnato da una folla di sostenitori e deputati che reggevano uno striscione con la scritta “Il nostro momento è adesso” e urlavano lo slogan ‘Tassate i ricchi’.
Se fosse eletto, il democratico sarebbe il primo sindaco musulmano della città, il primo sindaco di origine sud-asiatiche e il primo sindaco millennial.
“Inaugureremo una nuova era per New York”, ha detto davanti al municipio accusando il suo predecessore Eric Adams di aver condotto un mandato fatto di “piccole idee e scandali”.
Poi Mamdani ha ribadito le sue promesse elettorali, ha affermato che avrebbe reso la città più accessibile e che avrebbe lavorato per il bene comune. “Farò in modo che sentano la luce del municipio quando il loro viaggiosull’autobus notturno verso casa sarà più veloce e anche più sicuro”, ha detto.
“Farò in modo che sentano la luce del municipio quando l’orologio scocca la mezzanotte per segnare il primo giorno di un nuovo mese e l’imminente pagamento dell’affitto non gli farà venire un nodo allo stomaco”, ha detto il democratico.