Venduto lo stadio di San Siro ma la maggioranza del sindaco Sala si è spaccata a causa del soccorso di Forza Italia (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Ora che lo stadio milanese di San Siro è stato venduto per 197 milioni dal Comune a Milan e Inter (caso unico in Europa); ora che si comincia a discutere sulla versione “archistareggiante” (copyright Marco Zucchetti) del nuovo stadio; visto che si è chiuso un luogo del cuore non senza polemiche e che la decisione del sindaco Beppe Sala è stata definita “una vittoria di Pirro”, è il caso di dire due o tre cose. Così, tanto per restare sul pezzo di giornata (Flotilla permettendo).
La seduta fiume di lunedì (12 ore, delibera approvata alle 3,46: 24 a favore, 20 contrari) ha di fatto spaccato la maggioranza. I Verdi sono addirittura pronti all’addio al grido “nulla sarà più come prima”. Evidente l’imbarazzo del Pd che l’ha spuntata con l’aiuto di Forza Italia. Beppe non aveva i 25 sì della maggioranza assoluta ma il soccorso berlusconiano è stato fondamentale; per non bocciare il piano e abbassare il quorum, tre azzurri su quattro sono usciti dall’aula. Sala si è beccato le critiche anche dalla Lega e da Fratelli d’Italia. Ha stemperato il clima Antonio Tajani, segretario nazionale di Forza Italia: ”Ognuno ha la sua opinione, è una scelta giusta per Milano che deve andare avanti, sennò rischia di essere bloccata“. Furiosa Silvia Sardone della Lega: ”Noi non saremo mai la stampella di Sala”.
Disse Pirro re dell’Epiro nel 279 a.c.: “Un’altra vittoria come questa e saremo perduti”. Ma il sindaco Sala non ci sta. Ha trovato normali le critiche su un tema “così divisivo”. Ma se è giustificabile per gli umori degli elettori le scelte diverse del centrodestra, si ritiene imperdonabile a sinistra che una maggioranza non abbia avuto la forza per sostenere autonomamente una propria scelta. Ergo, anche a Milano il campo largo è inciampato.
Inaugurato nel 1926 è entrato nell’anima di generazioni di milanesi tra partite e concerti. La domanda che circola: ma demolirlo è necessario? Forse, ma resta un lutto. Per carità anche Wembley ha cambiato fisionomia; lo stadio iconico di Londra, dove Bobby Moore ha alzato la Coppa Rimet e Freddy Mercury ha tenuto il concerto più vibrante della storia del rock, ha un volto nuovo. Dunque cambierà anche San Siro come hanno chiesto i club; e come, forse, impone il progresso. Le luci di San Siro si accenderanno ancora ma per tanti (quorum ego) che vi hanno lavorato o gioito in quello stadio, non lo dimenticheranno mai. I lavori inizieranno nel 2027. Se tutto andrà bene l’inaugurazione del nuovo stadio sarà nel 2031.