BELLUNO – Aveva scoperto, leggendolo sulle loro lettere appassionate, il flirt amoroso tra la madre ed un sacerdote e senza tanti scrupoli il figlio di 38 anni bellunese aveva cercato di ricavarci qualche soldo: una lettera di ricatto al prete, cui aveva chiesto 700 euro per il suo silenzio.
Ora la storia finirà davanti ad un tribunale perchè il sacerdore non ha ceduto all’estorsione, ha raccontato tutto alla polizia e ha fatto arrestare il suo ricattatore, un uomo con problemi di dipendenza dalla droga. Nei giorni scorsi il gip del tribunale di Belluno ha rigettato la richiesta di scarcerazione per l’indagato, ed ha firmato l’ordinanza di custodia in carcere.
Nel fascicolo del giudice sono finite sia la corrispondenza amorosa tra il prete e la madre dell’indagato, sia le altre fonti di prova – tra cui le fotocopie dei numeri di serie delle banconote preparate per la finta consegna del denaro – Il pm Simone Marcon ha chiesto e ottenuto il processo con rito abbreviato, che potrebbe celebrarsi entro questo mese.
I fatti risalgono al 25 ottobre 2010, giorno in cui il prete si è presentato all’incontro con l’estorsore imbottito di microspie della polizia, che hanno potuto così cogliere sul fatto il figlio ricattatore.
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