Biodroni e sorveglianza. A Mosca testati piccioni con chip cerebrali in contatto con una centrale di controllo (foto Ansa-Blitzquotidiano)
La parola chiave – e sottilmente inquietante – è biodroni: cioè quello che intendiamo con macchine volanti a guida autonoma ma le cui funzioni sono surrogate da un essere vivente. In questo caso, piccioni.
Dalla Russia giunge notizia sugli sviluppi di una nuova tecnologia di sorveglianza: un test sperimentale a Mosca, condotto dall’azienda di neurotecnologie Neiry, ha visto l’impiego di piccioni che, attraverso interfacce cerebrali, comunicano ciò che vedono a una centrale di controllo.
In pratica, a questi volatili sono stati applicati degli elettrodi nel cervello: il primo stormo di piccioni dotati di microchip neurali ha volato da e verso un laboratorio.
In prospettiva, Neiry promette l’utilizzo di questi piccioni speciali come (citiamo il Tgcom24) “dispositivi per la sorveglianza di infrastrutture critiche, ispezioni industriali, operazioni ambientali e di ricerca e soccorso”.
In “Sorvegliare e punire”, il filosofo Michel Foucault considerava conoscenza e potere come entità inseparabili: i piccioni sorveglieranno chi il governo ritiene pericoloso?