Adolf Hitler (Foto Ansa)
Un recente studio sul DNA di Adolf Hitler ha rivelato che il dittatore nazista potrebbe aver sofferto della sindrome di Kallmann, una rara malattia genetica che ostacola lo sviluppo sessuale e può compromettere la pubertà e le relazioni intime. La scoperta, diffusa dai media britannici, è al centro del documentario “Hitler’s DNA: Blueprint of a Dictator”, in onda sabato su Channel 4. Le analisi confermerebbero le ipotesi già avanzate in passato, secondo cui Hitler avrebbe avuto un solo testicolo, condizione compatibile con la patologia diagnosticata. Inoltre, gli studiosi hanno escluso qualsiasi origine ebraica del leader del Terzo Reich, smentendo una delle teorie più discusse sulla sua genealogia. La ricerca, coordinata dalla genetista Turi King dell’Università di Bath, ha anche individuato possibili tracce di disturbi mentali che potrebbero aver influito sul comportamento del Führer. Lo studio è stato condotto su un campione di stoffa intriso di sangue, prelevato da un ufficiale americano dal divano su cui Hitler si suicidò il 30 aprile 1945, nel bunker di Berlino ormai circondata dall’Armata Rossa.