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Repubblica saudita? Entro Natale passerà sotto le radio greche, in cui bin Salman ha infuso 220 milioni

Repubblica saudita? Tutto si accelera e, come in un regalo di Natale alla rovescia, la Repubblica sta per passure al gruppo greco della famiglia di Theodore Kyriakoa, in società con il principe saudita Mohammed bin Salman, annuncia Ettore Boffano sul Fatto.

Il fondo saudita MBC ha investito 225 milioni di dollari nel 30 per cento della società greca, lasciando il controllo agli azionisti di maggioranza. Ma, come dice il proverbio, vale sempre l’articolo quinto.

Si chiude così, entro le ultime settimane di dicembre e a pochi mesi dal sua 50° compleanno, la parabola del quotidiano più innovativo del Novecento italiano: nato nel 1976 con Eugenio Scalfari, Carlo Caracciolo dell’Espresso e Mario Formenton della Mondadori.

Repubblica saudita? Radio Dee Jay parlerà greco?

Repubblica saudita? Entro Natale passerà sotto le radio greche, in cui bin Salman ha infuso 220 milioni – Blitzquotidiano.it (Linus nella foto ANSA, trasmetterà in greco?)

Le voci che si rincorrono da giovedi scorso, scrive Boffano, dicono che due diligence e ultime trattative sarebbero già concluse e che l’annancio é ormai imminente. Ai greci andranno Repubbica e, soprattutto, le radio collegate (Radio Capital, Deejay e M20): ormai l’unica gallina con le uova d’oro dell’ex gruppo Espresso con 60 milioni di euro di ricavi e 10 di utili, contro un fatturato del restante Gruppo Godi (La Stampa assieme a Repubblica) di 223 milioni e con perdite nette di 16 milioni nel 2024. Le emittenti radiofoniche, dunque, sarebbero l’obbiettivo primario della famiglia Kyriakou, un tempo solo armatori, ma oggi molto impegnati nell’editoria m u l t i m e d i a l e .  Sono presenti in Grecia, Serbia, Cipro e Turchia. Un piccolo impero che fonda la propria solidità finanziaria sulla holding

londinese K Group, partecipata dal fondo saudita Pif e con un investimento da un miliardo del Qatar.

Non si sa nulla del prezzo

Nessuna indiscrezione sul prezzo di vendita; nel 2020

Elkann sborsò 220 milioni per prendersi il gruppo Gedi dai De Benedetti e, oggi, La Stampa e Repubblica sono iscritte nel bilancio di Exor per 72 milioni. Il nipote di Gianni Agnelli, che da mesi in privato va ripetendo cone “il giornalismo di carta sia finito”, molto difficilmente riuscirà dunque a rientrare nella spesa sostenuta 5 anni fa, quando vagheggiava di scelte editariali ribattezzate digital first.

Sempre a Torino, si dice che sia invece ancora in stand by la trattativa per la vendita de La Stampa al gruppo veneto Nem, mentre, sempre nei prossimi giomi, potrebbe concretizzarsi piuttasto la cessione di Huffington Post Italia e della Sentinella del Canaese di Ivrea al gruppo barese Ladisa.

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Marco Benedetto