Pressione alta, due alimenti molto comuni aiutano ad abbassarla (blitzquotidiano.it)
Una scoperta che farà felici molti amanti del cioccolato e del tè: un composto naturale presente in questi alimenti sembra avere un effetto positivo sulla pressione arteriosa. Non si tratta di una moda o di una bufala da social, ma di una meta-analisi scientifica pubblicata sulla rivista European Journal of Preventive Cardiology, che ha analizzato ben 145 studi clinici randomizzati. I risultati? Promettenti e sorprendenti.
I protagonisti di questa scoperta sono i flavan-3-oli, una classe di flavonoidi, composti vegetali con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Si trovano principalmente in:
Questi composti, presenti in quantità maggiori negli alimenti poco lavorati, aiutano a migliorare la funzione endoteliale, cioè il corretto funzionamento del rivestimento interno dei vasi sanguigni, elemento chiave per la regolazione della pressione arteriosa.
L’endotelio è una sottile barriera cellulare che riveste l’interno dei vasi sanguigni. Ha un ruolo decisivo nel mantenere i vasi elastici, nella regolazione del flusso sanguigno e nella prevenzione della formazione di coaguli.
Una sua alterazione può essere il primo segnale di problemi cardiovascolari: pressione alta, arteriosclerosi, ictus e infarti. Migliorare la salute dell’endotelio significa quindi agire in anticipo sul rischio cardiovascolare.
Gli autori della ricerca hanno osservato che i flavan-3-oli sono capaci di ridurre la pressione arteriosa e migliorare la dilatazione dei vasi sanguigni. In alcuni casi, i miglioramenti registrati erano paragonabili a quelli ottenuti con i farmaci antipertensivi.
È importante sottolineare che non si tratta di un’alternativa alle cure mediche, ma di un supporto efficace da integrare con uno stile di vita sano e, se necessario, con una terapia farmacologica.
I benefici sono risultati più evidenti nei soggetti che presentavano ipertensione pregressa, mentre nei soggetti sani l’effetto è stato comunque positivo, soprattutto sul piano della funzione endoteliale.
Non tutto il cioccolato è uguale. Quello che ha dimostrato benefici è il cioccolato fondente ricco di cacao (almeno 70%) e con basso contenuto di zuccheri. Il latte e le lavorazioni industriali tendono a ridurre significativamente la presenza di flavan-3-oli.
Lo stesso vale per il tè: meglio scegliere tè verde o nero in foglia, evitando le versioni solubili, aromatizzate o zuccherate.
La scoperta si inserisce in un filone sempre più solido della ricerca scientifica: il cibo non è solo nutrimento, ma può agire direttamente sulla salute cardiovascolare. Secondo la dietista Michelle Routhenstein, specializzata in malattie cardiache, anche piccoli cambiamenti nell’alimentazione possono tradursi in grandi benefici per cuore e arterie.
Avere una dieta ricca di alimenti integrali, vegetali, frutta, legumi, noci, semi e pesce azzurro aiuta a:
In particolare, anche un aumento dell’1% nella dilatazione vascolare (FMD) si traduce in una riduzione del rischio cardiovascolare compresa tra l’8 e il 13%.
Oltre ai flavan-3-oli, esistono altri composti naturali con effetti positivi documentati:
Ma attenzione: “naturale” non significa sempre “sicuro”. Alcuni di questi composti, come la berberina, possono interferire con farmaci come anticoagulanti e statine, quindi è sempre bene parlarne con il medico prima di assumerli come integratori.
L’obiettivo degli esperti non è eliminare i farmaci, ma integrare l’approccio terapeutico con la potenza della nutrizione. In alcuni casi, la dieta può ridurre la necessità di farmaci o potenziarne l’effetto.
Lo sottolinea anche la cardiologa Jayne Morgan: “Mangiare male alza la pressione, il colesterolo, la glicemia e l’infiammazione. Ma una dieta corretta fa l’opposto: riduce tutto questo, rendendo il cuore più sano.”
E non si tratta solo di teoria. Molti pazienti, con l’aiuto di medici e nutrizionisti, sono riusciti a ridurre o sospendere i farmaci, semplicemente cambiando alimentazione.