
ROMA – CCaster Semenya, la campionesssa androgina si sposa: la sua lei in bianco classico. Stavolta è successo, Caster Semenya si è sposata davvero. Cioè, dopo il rito zulu dell’anno scorso, è giunta finalmente l’ufficialità del matrimonio in abito bianco con Violet Raseboya, sua ex compagna di allenamenti diventata poi partner nella vita di tutti i giorni, della campionessa del mondo 2009 degli 800 metri.
La famiglia dell’ex iridata, alla quale è stato assegnato l’oro olimpico di Londra 2012 dopo la squalifica della russa Mariya Savinova per doping, in ossequio al rito Zulu aveva raggiunto un accordo a Polokwane con la famiglia della futura sposa per definire la somma della dote, equivalente a circa 1700 euro. Tutto ciò aveva sancito in modo definitivo le intenzioni di matrimonio della ragazza che dopo il successo mondiale di Berlino fece così tanto parlare di sé per i dubbi sulla sua femminilità, nati dal modo in cui, con quel fisico, aveva letteralmente schiantato le avversarie in pista.
La Iaaf aveva dovuto prendere in seria considerazione la questione, anche per via delle proteste delle altre atlete, e la Semenya era stata costretta a sottoporsi a vari test della sessualità. Nel frattempo era stata sospesa, e successivamente riammessa alle gare solo dopo aver perso una considerevole percentuale di massa muscolare per abbassare i livelli di testosterone. Sull’esito dei test, che avrebbero indicato un caso di iperandroginia, o di pseudoermafroditismo, nessuna conferma ufficiale era stata mai fornita.
Ora il nuovo capitolo della storia, con la cerimonia di matrimonio, una festa resa possibile dal fatto che in Sudafrica i matrimoni omosessuali sono stati introdotti con una legge approvata nel 2006 e a favore della quale in passato la Semenya, richiesta di un parere in merito, si era apertamente schierata. La “moglie” – dobbiamo presumerlo dall’abito – ha esibito il classico vestito bianco con tanto di strascico, Carsten indossava una giacca blu ricamata con arabeschi in pendant con le pantofole dorate e pantaloni da cavallerizzo viola.