
VADUZ (LIECHTENSTEIN) – Lo aveva annunciato sulla propria pagina Facebook: “Io, Robin Hood del Liechtenstein, ammazzerò il banchiere che mi ha rovinato”. E lo ha fatto.
Ex finanziere, Juergen Hermann con la crisi economica aveva perso 200 milioni affidati alla Banca Frick. Da allora si era autoproclamato “Robin Hood del Liechtenstein” e aveva dichiarato guerra alla “mafia della finanza”. E lunedì 7 aprile ha colpito, uccidendo a colpi di pistola il direttore generale della Banca Frick di Vaduz, Juergen Frick. Poi si è tolto la vita.
Il piccolo e ricchissimo Stato del Liechtenstein ha vissuto momenti di vero e proprio panico. Dopo l’omicidio nella banca Frick scuole, uffici governativi e perfino la residenza del principe sono stati chiusi.
L’allarme era scattato di mattina, quando un impiegato aveva trovato il corpo di un uomo di 48 anni ucciso a colpi di arma da fuoco nel parcheggio sotterraneo della banca Frick, a Balzers. Era il cadavere di Juergen Frick.
Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza dell’istituto si era risaliti all’omicida, Hermann. Cinque ore dopo l’omicidio, la sua auto, una Smart bianca e grigia, è stata trovata vicino al fiume Reno, dove si presume che l’uomo si sia gettato. Nell’auto, una lettera d’addio in cui confessa i fatti. Il corpo dell’uomo non è però stato ancora trovato e le ricerche della polizia continuano.
Hermann aveva annunciato il suo gesto su Facebook. In giornata la sua pagina era stata aggiornata con la scritta “catch me if you can, dead or alive, reward 200’000’000 CHF” (prendimi se puoi, vivo o morto, ricompensa 200 milioni di franchi). In passato l’uomo aveva presentato numerose denunce contro il Liechtenstein e la somma della ricompensa citata nel messaggio corrisponde ai risarcimenti richiesti.