TARANTO – Ilva, indagati anche il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, un sacerdote, don Marco Gerardo, e il segretario dell’ex arcivescovo di Taranto mons. Benigno Luigi Papa. Lo scrive l’Ansa, dicendo che questi nomi si aggiungono a quelli delle persone arrestate il 26 novembre. Intanto la Guardia di Finanza sta indagando sulla vecchie Aia (Autorizzazione integrata ambientale) rilasciata il 4 agosto 2011 all’Ilva.
Il sacerdote, scrive l’Ansa, è accusato di false dichiarazioni al pubblico ministero in relazione ad una presunta tangente di 10mila euro che l’ex responsabile dei rapporti istituzionali dell’Ilva Girolamo Archinà, arrestato, avrebbe consegnato al consulente del Tribunale nonché ex preside del Politecnico di Taranto Lorenzo Liberti per addomesticare una perizia sulle fonti di inquinamento.
Archinà aveva riferito agli inquirenti che quella somma, prelevata da cassa aziendale, non era destinata a Liberti ma si trattava di una elargizione alla curia tarantina. Il sindaco di Taranto è indagato per omissioni in atti d’ufficio in relazione alle prescrizioni a tutela dell’ambiente cittadino. La sua iscrizione nel registro degli indagati sarebbe un atto dovuto derivante da una denuncia di un consigliere comunale, Filippo Condemi.
Intanto la Procura della Repubblica di Taranto ha delegato la Guardia di finanza ad eseguire accertamenti a Bari e a Roma in relazione al via libera alla vecchia Autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata il 4 agosto 2011 all’Ilva di Taranto, poi riesaminata e approvata alcune settimane fa.