Diverse grandi compagnie Usa hanno denunciato nel 2006 una diffusa corruzione al valico di Karni tra Israele e la striscia di Gaza, accusando un non meglio precisato alto ufficiale e soldati israeliani di aver intascato bustarelle in cambio di un più rapido transito di merci americane destinate a Gaza. L’accusa è contenuta in un dispaccio dell’ambasciata e del consolato Usa in Israele giunto in possesso di WikiLeaks e pubblicato oggi dal quotidiano norvegese Aftenposten.
Tra queste compagnie c’è anche la Coca Cola e nel dispaccio si cita uno dei suoi agenti, Joerg Hartman, stando al quale camion di prodotti della Coca Cola rischiavano di restare fermi a lungo al valico se non si fossero date delle bustarelle a personale sul posto per accelerare le procedure burocratiche di transito. Hartman ha riferito che gli è stato chiesto un pagamento di 2.800-3.300 euro per ogni camion destinato a Gaza: un importo superiore alla tariffa ufficiale che tra l’altro solo in parte figurava nelle fatture ufficiali.
Tre le compagnie ci sono nomi molti noti, come Procter & Gamble, Caterpillar, Hewlet Packard, Motorola, Dell, Westinghouse, Philip Morris. Nel dispaccio si cita un caso risalente alla fine del 2006 in cui un carico di prodotti americani ha dovuto attendere quattro mesi il permesso di entrare a Gaza. Israele nel 2007 aveva chiuso il valico di Karni – che ora funziona al rallentatore – dopo che Hamas, nemico giurato dello Stato ebraico, aveva preso il potere con la forza nella Striscia di Gaza.
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