A parlare è stato poi anche lo zio Gianni Coatti. Che ha raccontato che suo nipote si era licenziato per poter andare in Colombia. “Probabilmente si è trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato”, ossia ci sarebbe stato uno scambio di persona, ha aggiunto lo zio della vittima che aveva ipotizzato già nei giorni scorsi “un’azione di trafficanti di organi” o “il gesto di una banda che ha voluto ricattare il governo colombiano”.
L’ambasciatore italiano e la pista della scopolamina
Della vicenda ha parlato anche l’ambasciatore italiano a Bogotà, Giancarlo Maria Curcio, che è stato intervistato dal Corriere della Sera. Curcio, al quotidiano ha confermato quanto già si sapeva: Coatti nella serata del 5 aprile ha lasciato l’hotel per andare in una discoteca: “Ora la polizia colombiana e i Ros stanno cercando di scoprire da altre immagini se là si è incontrato con qualcuno e dove è andato”.
Il diplomatico, nell’intervista ha spiegato che Santa Marta è una zona sì turistica ma “anche piena di insidie: traffico di droga, prostituzione maschile e femminile. Noi, sul nostro sito e su Viaggiare Sicuri della Farnesina, raccomandiamo la massima prudenza agli italiani in vacanza: nelle discoteche, nei locali notturni, nei ristoranti, si può finire prede delle bande della scopolamina”. L’ambasciatore ha aggiunto: “Gruppi criminali che abbordano i turisti e durante la serata, di nascosto, versano nei drink questa sostanza ricavata da una pianta, che quando fa effetto ti annulla la volontà. Cioè rimani sveglio ma sei alla totale mercé di qualcun altro e scatta la rapina. Il turista viene portato al bancomat e gli fanno prelevare un sacco di soldi oppure tramite il computer lo fanno collegare alla sua banca e gli svuotano il conto e poi lo abbandonano incosciente in qualche zona remota. È successo anche con molti italiani, che il più delle volte forse per la vergogna preferiscono non denunciare. Ragazzi che siamo andati a recuperare, 24-48 ore dopo, a Bogotà”.
Perché il corpo del 38enne è stato fatto a pezzi? Secondo l’ambasciatore chi ha ucciso Coatti potrebbe essersi accorto della nazionalità del giovane. E quindi “un corpo può essere smembrato per non farlo identificare o ritrovare, perché l’omicidio di un turista crea poi tanti problemi ai criminali: la polizia si mette a indagare, l’ambasciata del Paese d’origine fa pressione”.
Ipotesi omofobia
Tra le ipotesi ce n’è anche un’altra: quella dell’omofobia. Curcio, nell’intervista ha aggiunto che potrebbe esserci trattato “di un crimine d’odio o di un incontro finito male. La Colombia è tollerante, c’è il matrimonio egualitario, ma certi casi non sono infrequenti: una persona trans giorni fa è stata vittima di un violentissimo agguato a Cali”.