BELGRADO – Una Belgrado blindata e con il fiato sospeso attende Serbia-Italia in programma questa sera al Maracana', un match definito da tutti ad alto rischio e che i serbi attendono da un anno per prendersi possibilmente la rivincita dello 0-3 a tavolino inflitto a Stankovic e compagni per la folle notte di Genova, e per fare un decisivo passo in avanti verso i playoff per l'Europeo.
Sotto speciale osservazione, insieme ai gruppi violenti della tifoseria serba, vi sono anche gli italiani, ai quali non verra' consentito l'ingresso allo stadio. Le due Federazioni infatti si sono accordate per bloccare l'arrivo di tifosi italiani, ai quali e' stato quindi consigliato di non mettersi in viaggio per Belgrado.
La Figc ha rinunciato all'acquisto di uno stock di biglietti riservato per la partita di oggi, limitandosi a comprare soli 130 tagliandi vip. Solo con quei biglietti si potra' entrare al Maracana'. Nonostante gli inviti delle autorita', sembra tuttavia che uno sparuto gruppo di tifosi ultra' italiani avrebbe deciso comunque di venire a Belgrado. ''Noi abbiamo raccomandato ai tifosi italiani di non venire, ma abbiamo informazioni su un numero ristretto di tifosi intenzionati a venire comunque, ma che pero' non potranno entrare allo stadio'', ha detto ai giornalisti Roberto Massucci, dirigente del Dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell'interno, responsabile dell'Ufficoo ordine pubblico (Cnims). Il generale di polizia Mladen Kuribak, capo dell'Ufficio speciale per l'ordine pubblico del ministero dell'interno e presente all'incontro con la stampa, ha detto da parte sua che una trentina di italiani hanno cercato di acquistare biglietti online, tagliandi che pero' sono stati subito ritirati. Il generale ha precisato che nella giornata odierna a tutti gli italiani che si presentano alla frontiera serba viene chiesto il motivo del loro ingresso in Serbia. Se la risposta e' legata alla partita di Belgrado, viene chiesto loro di mostrare il biglietto, chi ne sara' in possesso passera', chi ne sara' sprovvisto verra' respinto. ''Ma secondo le nostre informazioni non ci sono al momento rischi di incidenti'', ha detto Kuribak, che si e' detto dispiaciuto dell'assenza di tifosi italiani questa sera al Maracana'. ''Non capisco perche' la Federazione italiana abbia rinunciato al 5% dello stock di biglietti (circa 2.500) a sua disposizione. Con i tifosi italiani l'atmosfera sarebbe stata migliore. Io volevo che ci fossero, e sono dispiaciuto'', ha detto. Il generale serbo ha precisato che complessivamente sono mobilitati a Belgrado 1400 agenti di polizia e gendarmeria per garantire la sicurezza a margine di Italia-Serbia. Dall'Italia, ha affermato da parte sua Massucci, sono giunti sei funzionari di polizia incaricati in primo luogo di garantire l'assistenza ai nostri connazionali che dovessero trovarsi in difficolta'. ''Da parte nostra c'e' la volonta' di mediare e evitare situazioni in cui la polizia serba sia costretta a intervenire. Se non si riuscira' a mediare, spettera' alla polizia serba esercitare i suoi poteri'', ha detto Massucci. Kuribak ha ribadito che tutti i biglietti messi in vendita sono nominali e che all'ingresso allo stadio bisognera' presentare con il tagliando anche un documento di identita'. A nessuno dei 51 teppisti responsabili dei disordini di Genova un anno fa verra' consentito l'ingresso al Maracana' – ha aggiunto il generale serbo, al quale Massucci – in un'atmosfera di grande amicizia e collaborazione – ha regalato una maglia azzurra della nazionale con numero 10 e con il nome Kuribak. ''Andra' tutto bene, e la Serbia vincera''', ha detto il generale sorridente
Sono stato beneficiario di un miracolo. Sono passati 10 anni. Miracolo. Accadde esattamente dieci anni…
ROMA - Ecco la lista dei 10 peggiori criminali nazisti viventi al mondo, aggiornata al…
BELGRADO - "La produzione ed il traffico di droga continuano ad essere il più grande…
Inferno: c'è o non c'è? e come è fatto? C'è, sostiene la Chiesa, anche se…
ROMA - Gatto mette in fuga gruppo di alligatori VIDEO. All'interno di un parco naturale,…
ROMA - Il procedimento contro Giuseppe Perrelli, giornalista di Radio Capital, è stato archiviato, da…