Giro d’Italia, vittoria della vita del trentino Davide Bais, primo sul Gran Sasso, Leknessund sempre in rosa

Giro d'Italia, vittoria della vita del trentino Davide Bais, primo per distacco sul Gran Sasso dopo una fuga record di 200 km, Leknessund sempre in rosa

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 12 Maggio 2023 - 20:49 OLTRE 6 MESI FA
Giro d'Italia, vittoria della vita del trentino Davide Bais, primo sul Gran Sasso, Leknessund sempre in rosa

Giro d’Italia, vittoria della vita del trentino Davide Bais, primo sul Gran Sasso, Leknessund sempre in rosa

Giro d’Italia, il trentino Davide Bais, 25 anni, alfiere del team italiano Eolo-Kometa, ha vinto a braccia alzate il tappone durissimo, primo sul traguardo innevato di Campo Imperatore, quota 2180 metri.

Al traguardo del Gran Sasso è arrivato dopo una fuga di oltre 200km. In compagnia di Petilli e del ceco Vacek sfruttando il tatticismo del gruppo ( apatico ) il trio ne ha approfittato compiendo una autentica impresa. Onore a Davide Bais per la prima vittoria in carriera. Ha saputo cogliere l’occasione della vita. Evenepoel ha vinto lo sprint per il quarto posto davanti a Roglic. Il norvegese Leknessund è rimasto in maglia rosa.

TAPPA CON TRE FUGGITIVI PER 200 KM

Settima tappa con il primo , temuto, arrivo in In salita. Da Capua al Gran Sasso d’Italia . Dalla Campania all’Abruzzo; un esame di 218 km con tre GPM (Roccaraso, Calascio e  Campo Imperatore; i primi due di seconda categoria, il terzo di prima).

E due traguardi volanti: Castel di Sangro al km 91,1 (provincia dell’Aquila) e Bussi sul Tirino al km 160 (Pescara). Ne è uscita una frazione di notevole spessore. Partenza alle 11.23 con la pioggia (e tutti con la mantellina), le solite scaramucce iniziali poi la fuga di giornata con quattro attaccanti: Bais, Petrilli, Vacek e Mulubrhan.

Prima di Roccaraso cede l’eritreo di Asmara. Restano in tre e scollinano con un corposo margine di 11’11” sul gruppo; margine che in discesa aumenta fino a 12’30”. A 48 km dal traguardo  i fuggitivi conservano un vantaggio di 10’53” e non diminuisce. Per il momento. Anzi. 

Ai -45 km il vantaggio è addirittura di 11’59” e Petilli è virtualmente maglia rosa. Per il 30enne di Bellano (Lecco) cominciano i sogni. A 41,7 km inizia la salita di Calascio. E il gruppo  si da’ una mossa. Il gap scende inevitabilmente. Ai -25 km da Campo Imperatore il vantaggio dei tre battistrada è diminuito vistosamente: 8’12”. Bais vince il GPM Calascio e si porta a dieci punti dal leader degli scalatori Thibault Pinot.

FINALE NELLE NEVI DEL GRAN SASSO

La bagarre matura a 20 km dal traguardo. Lo svantaggio del gruppo è sceso a 7’31”. Nuvoloni minacciosi all’orizzonte. La temperatura non è lontana dallo zero. C’è stanchezza nel gruppo, la rimonta è lenta; pochi i secondi rosicchiati.  Ai -15 km  i fuggitivi conservano un margine di 7’09”, ai -10 il margine è di 6’31”.

I battistrada incontrano le prime isole di neve, decine di camper ai bordi della strada. Stringono i denti. Ai -5 conservano un vantaggio di 6’10. Finale durissimo. Tratti con il vento contrario. Ai – 3,5 allungano Petilli e Bais. Ultimi 3 km, il vantaggio è di 6’12”. Palpitazioni dilaganti. Il vantaggio continua a diminuire seppur di poco. Finale tra un muro di neve. Il “piccolo Tibet” accoglie gli eroi di giornata tutto imbiancato. Volata a tre:  vince Bais, terzo Petilli. Due italiani sul podio col 20enne Vacek della Repubblica Ceca. Il gruppo arriva con un ritardo di 3’14.

ORDINE DI ARRIVO

Primo Davide Bais in 6 ore 8’40”. Secondo Karel Vacek a 9”, terzo Simone Petilli a 16”. A seguire: Evenepoel (4),Roglic (5), Pinot (6), Champion (7), Almeida (8), Dunbar (9), Scaroni (10).Tutti a 3’10”.

CLASSIFICA GENERALE DEL GIRO

Primo Leknessund, secondo Evenepoel (+28”), terzo Paret- Peintre (+30”). A seguire: Almeida (+1’), Roglic (+1’12”), Thomas e Vlasov (+1’26”), Skujins (+1’29”),Geoghegan (+1’30”), Albanese (+1’39”).

TAPPA  N. 8 (sabato 13 maggio) DEL GIRO

È la Terni-Fossombrone di 207 km con un finale molto selettivo: lo strappo dei Cappuccini da fare due volte; un “muro” vero e proprio con tratti al 19%. Arrivo nella provincia di Pesaro e Urbino dopo gli importanti passaggi di  Spoleto,Foligno, Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Acqualagna. Due i traguardi volanti. Foligno e Sigillo entrambi in provincia di Perugia.