Coronavirus, Portogallo: Madonna di Fatima in crisi, Sant’Antonio li salverà?

di Pino Nicotri
Pubblicato il 7 Marzo 2020 - 08:52| Aggiornato il 31 Marzo 2020 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus anche in Portogallo: Madonna di Fatima in crisi, Sant’Antonio li salverà?

Coronavirus, Portogallo: Madonna di Fatima in crisi, Sant’Antonio li salverà? (nella foto Ansa, la Madonna di Fatima)

Il primo dei due casi di infezione da Covid-19 in Portogallo era di un portoghese che era stato a Milano.

Il 5 marzo è arrivata la notizia che erano tornati da Milano anche la prima donna colpita dal nuovo virus e un insegnante di musica della Scuola Professionale d’Arte di Braga, messa tutta in quarantena.

Adesso sui 13 casi di infezione accertati fino a ieri sera 6 marzo c’è un quarto caso di rientro da vacanze meneghine e altri tre casi che pare proprio abbiano relazione con l’Italia anche se il ministro della salute signora Marta Temido non ha specificato con quale città o regione. 

Il quarto caso ha suscitato polemiche. Vediamo perché.

“Sono tornata da qualche giorno a Milano nei giorni di Carnevale. Devo restare in casa o posso riprendere le lezioni a scuola?”.

“Presenta qualche sintomo che faccia pensare al Covid-19?”.

“No. Finora no”.

“Allora può riprendere a insegnare”.

Rassicurata dalla telefonata fatta all’808242424, detto anche Linha SNS 24 (sigla della Linea del Servizio Sanitario Nazionale aperta 24 ore al giorno), istituita apposta per il Covid-19, giovedi 27 e venerdi 28 febbraio l’insegnante ha tranquillamente ripreso a fare le sue lezioni nella scuola elementare Roque Gameiro e in una scuola secondaria di Amadora.

Lunedì 2 marzo ha dovuto smettere perché nel fine settimana erano arrivati i sintomi. E il 4 le è stata diagnosticata l’infezione.

Risultato: almeno fino al giorno 13 dovranno stare in “isolamento sociale” 150 studenti, di età tra i 7 e gli 11 anni, 8 professori e 4 funzionari che hanno avuto contatti con la donna tornata dal carnevale meneghino.

Lo ha stabilito il 5 marzo con apposita circolare il competente Centro de  Saúde.

Un’altra insegnante, tornata anche lei da Milano, finora non presenta invece sintomi. Il ministro della Salute dice che della vicenda non conosce ancora i particolari e il suo delegato per Lisbona e la Valle del Tago, Mario Durval, difende l’operato del SNS 24: “Nessuno, che venga da Milano o da Wuhan, deve stare in isolamento. Il primo criterio è la località da dove si proviene, il secondo è se ci sono sintomi”. 

Il paragone tra Wuhan, luogo di nascita e della diffusione del nuovo coronavirus, e Milano non è casuale, e abbiamo visto il perché.

Finora non c’è notizia di infezioni nella comunità cinese, molto attiva anche nel Paese lusitano nel settore del commercio aperto al pubblico.

E neppure di infezioni nella comunità italiana, presente in particolare nel settore dei call-center. Secondo la sede di Lisbona dell’Unione Italiani nel Mondo, due anni fa i call-center davano lavoro a 20 mila italiani.

Ormai non è raro che in Italia chi chiama un call-center si senta dire che alla chiamata “risponderà un nostro operatore dalla Romania o dal Portogallo”. 

Il numero di telefono della Linha SNS 24 non solo risulta intasato, con attese fino a 5 minuti verificate per esempio dal giornale Correio da manhã, ma è anche a pagamento, cosa che suscita qualche protesta.

Per ora il Portogallo è preso più che altro dagli scandali nel mondo della magistratura, della politica e dello sport, ma non mancano le preoccupazioni non solo sanitarie.

La compagnia aerea nazionale TAP ha dovuto annullare finora mille voli e le prenotazioni nel turismo subiscono molte disdette.

Il pellegrinaggio al santuario di Fatima, incessante fonte di pellegrini e introiti, registra fino ad oggi un calo del 20%.

Nessuno osa fare previsioni su cosa succederà durante tutto il mese di giugno, quando a Lisbona e in molte altre città e paesi si terranno festeggiamenti continui, sfilate, mostre e una miriade di altre iniziative in occasione dell’anniversario il 13 giugno della nascita del santo nazionale.

Quel S. Antonio che  in Italia viene indicato come il santo di Padova pur essendoci stato solo negli ultimi due anni della sua vita. In realtà il 13 giugno, del 1231, S. Antonio è morto, a Padova, ma la sua morte è stata trasformata nella sua nascita alla vita eterna…

Il settimanale Sábado ha pubblicato 11 pagine intitolate Manuale di sopravvivenza per la grande epidemia del secolo. Nel sottotitolo si legge che il nuovo virus “nel peggiore dei casi può infettare in Portogallo un milione di persone” (su una popolazione totale di 10 milioni e 254 mila persone). 

Il Manuale riporta anche l’elenco degli alimenti che in Germania la protezione civile ha raccomandato di tenere in casa a ogni tedesco in modo da non morire di fame e sete in caso di quarantena a domicilio:
–  20 litri di acqua, in caso di assenza di acqua potabile da acquedotto;
– 3,5 chili di pane, patate, riso o pasta;
– 4 chili di verdure fresche congelate;
– 2,6 chili di latte e derivati;
– 1,5 chili di pesce, carne e uova;
– 2,5 chili di frutta, una parte fresca e una parte in conserva, e noci;
– 375 grammi di olio alimentare.

Non ci sono segnali di panico né assalti ai supermercati per accaparrarsi cibi e bevande né alle farmacie, però prosegue una discreta vendita di mascherine: quest’anno già più di 510 mila, 419 mila delle quali vendute nel solo febbraio.

Le farmacie espongono spesso un cartello che avvisa: “Non abbiamo stock di mascherine e disinfettanti per le mani”. 

Dopo le polemiche nate dalla notizia che i malati e i sottoposti a quarantena avrebbero ricevuto il 100% della paga se lavoratori pubblici e il 55% se lavoratori privati, il governo è corso ai ripari chiarendo che: 

1) durante i 14 giorni di quarantena verrà corrisposto a tutti il 100% della paga “come nel caso della tubercolosi”;
2) per l’intera durata dell’assenza dal lavoro per Covid-19 “verrà corrisposto a tutti il 55% della paga fino a 30 giorni come per qualunque altra assenza dal lavoro per malattia”.

Nessuno lo dice, ma lo sperano tutti: che S. Antonio faccia un miracolo… E prima di giugno.