Cambiamenti climatici: nel 2100 l’estate durerà sei mesi, l’inverno due. Il nuovo studio cinese

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Marzo 2021 - 18:36 OLTRE 6 MESI FA
Cambiamenti climatici: nel 2100 l'estate durerà sei mesi, l'inverno due. Il nuovo studio cinese

Cambiamenti climatici: nel 2100 l’estate durerà sei mesi, l’inverno due. Il nuovo studio cinese (foto Ansa)

Nel 2100 l’estate durerà sei mesi. L’inverno due. Questo il probabile nuovo scenario per l’emisfero settentrionale entro il 2100. Il tutto, neanche a dirlo, si verificherà se non verranno attuate politiche, efficaci, contro i cambiamenti climatici.

Inevitabili, ovviamente, sarebbero le conseguenze sulla salute umana, così come sull’agricoltura e l’ambiente.

Lo dimostra uno studio cinese guidato dal South China Sea Institute of Oceanology (SCISIO) e pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters. I ricercatori, guidati dall’oceanografo Yuping Guan, hanno messo a confronto i dati climatici raccolti quotidianamente tra il 1952 e il 2011, in modo da verificare com’è cambiato il ritmo con cui si alternano le stagioni nell’emisfero nord.

Estate durerà sei mesi e inverno due: lo scenario inquietante per il 2100

Queste informazioni sono state poi inserite nei modelli che studiano i cambiamenti climatici per simulare possibili scenari futuri. Dai risultati dello studio emerge che nell’arco di 60 anni la durata dell’estate si è allungata da una media di 78 giorni a 95, mentre l’inverno si è accorciato da 76 a 73 giorni. Anche le mezze stagioni si sono ristrette: la primavera è passata da 124 a 115 giorni di media, mentre l’autunno si è contratto da 87 a 82 giorni.

I numeri confermano inoltre che primavera ed estate iniziano prima che in passato, mentre autunno e inverno cominciano più tardi. La regione mediterranea e quella dell’altopiano tibetano sono quelle in cui il ciclo delle stagioni risulta maggiormente alterato. Se questa tendenza non verrà invertita con efficaci politiche di mitigazione del cambiamento climatico, è possibile che entro il 2100 l’estate durerà sei mesi, l’inverno meno di due, mentre primavera e autunno si accorceranno ulteriormente.

Questo potrà sfasare i bioritmi di piante, insetti e animali, alterando intere comunità ecologiche e impoverendo l’agricoltura. Potrebbero aumentare anche i problemi per la salute umana, con un aumento della durata delle allergie ai pollini e una maggiore diffusione di insetti portatori di malattie.