Eruzione Cumbre Vieja, nube tossica verso Francia e Italia: i rischi e le regioni più esposte

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 23 Settembre 2021 - 19:32 OLTRE 6 MESI FA
Cumbre Vieja nube tossica

Eruzione Cumbre Vieja, nube tossica verso Francia e Italia: i rischi e le regioni più esposte

Il risveglio del vulcano Cumbre Vieja sull’isola di La Palma (Isole Canarie), in Spagna, non si arresta. La lingua di lava sembra inarrestabile mentre le polveri devastano l’atmosfera con la loro quantità di fumi e nube tossica. A incutere timore sono anche i dati pubblicati dall’istituto vulcanologico dell’arcipelago (Involcan).

Vulcano Cumbre Vieja, nube tossica in arrivo su Francia e Italia

Secondo le stime dell’Involcan, ogni giorno sono state registrate da 6.000 a 11.500 tonnellate di anidride solforosa (SO2) immessa nell’atmosfera. Stando alle ultime informazioni, le nubi tossiche si stanno rapidamente spostando dalla Spagna verso nord. Il Servizio di monitoraggio dell’atmosfera Copernicus ha localizzato da oggi, 23 settembre, lo spostamento delle polveri solforose già sulle coste marocchine e al sud della Francia, seppur con un livello di concentrazione di SO2 più bassa.

Il sito ufficiale Volcano Discovery precisa che i fumi tossici delle eruzioni continuano il loro viaggio in direzione dell’Africa settentrionale e dall’Europa meridionale. A confermarlo sono le ultime misurazioni satellitari di Copernicus sulle concentrazioni di anidride solforosa nell’atmosfera. I dati rilevano quantità più contenute anche in Marocco, Tunisia, Algeria e Libia e le coste del Sud della Francia. Stando alla previsione dell’istituto, da domani, venerdì 24 settembre, le nubi potrebbero raggiungere le coste dell’Italia, in particolare la Sardegna e la Sicilia.

Nube tossica, quali sono i rischi per l’uomo

Il ricercatore Mark Parrington, scienziato del Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) dell’ECMWF, ha assicurato che “la maggior parte dell’SO2 emesso nell’atmosfera si trova in strati più elevati a mano a mano che si allontana progressivamente dall’epicentro“. La sua concentrazione in Francia e in Italia non è considerata pericolosa in termini sia di degradazione della qualità dell’aria sia, per estensione, della salute dei residenti delle aree colpite.

La nube che potrebbe raggiungere anche le coste di alcune regioni italiane, è composta principalmente da anidride solforosa (SO2), o biossido di zolfo, una sostanza utilizzata comunemente come antiossidante e conservante per diversi alimenti, ad esempio per la frutta e la verdura, ma anche la frutta secca, merendine e vini. Questa sostanza tuttavia blocca l’assorbimento di vitamina B1 andando a causare problemi soprattutto a chi soffre di asma, come riporta Il Messaggero.