Ambiente. Montagna di rifiuti a campo base Karakorum, ambientalisti furibondi

Pubblicato il 15 Luglio 2014 - 15:32 OLTRE 6 MESI FA
Il Broad Peak del Karakorum

Il Broad Peak del Karakorum

PAKISTAN, KARAKORUM – E’ polemica furibonda nel mondo dell’alta quota e tra gli ambientalisti per l’abbandono per giorni di un cumulo di rifiuti al campo base del Broad Peak, ‘sorella minore’ del K2, in uno dei luoghi più selvaggi del Karakorum pachistano e ‘culla’ dell’alpinismo mondiale.

A far scoppiare il caso è stata la fotografia di uno scalatore italiano, Giuseppe Pompili, che si è trovato di fronte ad una ‘discarica’ mentre era impegnato in un trekking lungo il ghiacciaio del Baltoro. Pubblicata su un blog, l’immagine è subito diventata ‘virale’ ed è stata ripresa in particolare sui siti di montagna, con centinaia di commenti di sdegno.

Ad abbandonare l’immondizia a 4.800 metri di quota è stata la spedizione di David Lama, un noto alpinista austriaco (il primo a percorrere in arrampicata libera la celebre Via del compressore sul Cerro Torre, in Patagonia). O meglio, la colpa è da attribuire all’agenzia che curava la logistica per conto del team. La notizia è rimbalzata anche sui social network e sui media pachistani, prima ancora che un gruppo di portatori ripulisse l’area portando i rifiuti a valle.

A fare chiarezza sull’accaduto è Agostino Da Polenza, presidente dell’associazione Evk2Cnr che coordina il progetto Keep Karakorum Clean per le campagne di pulizia del Baltoro (l’anno scorso ha raccolto otto tonnellate di spazzatura): “La spedizione di Lama si è affidata a un’agenzia che, al momento di abbandonare il campo base, ha arruolato dei portatori per trasportare i carichi degli alpinisti alla nuova destinazione ma non ha trovato portatori in numero sufficiente per portar via la spazzatura. Sono certo che Lama nulla sapesse del problema e sono anche sicuro che i responsabili dell’agenzia abbiano abbandonato l’immondizia con la certezza di riuscire a farla recuperare in un modo o nell’altro”.

Ma nel frattempo corvi e vento hanno sparpagliato i rifiuti ovunque. A quel punto, aggiunge Da Polenza, “l’agenzia ha rimediato scaricando la responsabilità su Keep Karakorum Clean, dopo aver lasciato 20 euro per pagare 5 portatori che hanno ripulito l’area”. “Scaricare furbescamente la responsabilità di un proprio errore con l’idea di farselo aggiustare da altri al prezzo di 20 euro – conclude – non pare proprio onorevole. Era più semplice ammettere l’errore e chiedere scusa”. Il problema dell’immondizia si pone con sempre maggiore insistenza sulle montagne frequentate da trekker e alpinisti.

Il Governo del Nepal ha recentemente introdotto una legge che impone agli scalatori impegnati sull’Everest di tornare a valle con almeno 8 chili di spazzatura a testa: lassù, lungo le pendici della montagna, si trova la discarica abusiva più alta del mondo con quasi 50 tonnellate di rifiuti abbandonati tra cucine da campo, corde, bombole d’ossigeno, materiale alpinistico e persino cadaveri umani.