Ambiente. Maggior aumento dei livelli marini da 2.100 anni

Pubblicato il 23 Giugno 2011 - 11:18 OLTRE 6 MESI FA

WASHINGTON, STATI UNITI – Secondo uno studio che mostra nella maniera finora più dettagliata i cambiamenti nei livelli degli oceani durante gli ultimi 2.100 anni, essi sono aumentati sensibilmente durante il secolo scorso a causa del riscaldamento globale. I ricercatori hanno accertato che dalla fine del diciannovesimo secolo – l’inizio della rivoluzione industriale – il livello del mare è aumentato mediamente di 2 milimmetri l’anno. Sembrano pochi, ma col passare del tempo diventano molti.

Benjamin Horton, direttore del Sea Level Research Laboratory dell’università della Pennsylvania e autore dello studio, ha detto che l’innalzarsi del livello marino provocherà la perdita di terraferma, allagamenti più numerosi e la contaminazione di estensioni di acqua dolce con acqua salata. Queste previsioni non sono nuove e sono state fatte da molti scienziati climatici. Ma gli esperti rilevano che la novità dello studio di Horton è la verifica dell’attuale aumento del livello dei mari paragonato ai secoli scorsi.

Kenneth Miller, presidente del Department of Earth and Planetary Sciences alla Rutgers University, ha definito ”importante” lo studio di Horton e dei suoi collaboratori. ”E’ un notevole contributo perchè stabilisce che l’aumento del livello del mare nel ventesimo secolo è senza precedenti rispeto al recente passato biologico”, ha detto Miller, il quale ha di recente avvertito il governatore del New Jersey Chris Christie che lo stato deve prepararsi ad affrontare un aumento del livello marino di circa 90 centimetri entro la fine del secolo.

L’innalzamento del livello dei mari è dovuto al’aumento delle temperature. Scrutando nel passato i ricercatori hanno accertato che il livello del mare è rimasto stabile dal 100 A.C. al 950 D.C.. Poi, durante un periodo di clima caldo cominciato nell’undicesimo secolo, il livello del mare è aumentato di mezzo millimetro l’anno per 400 anni. Seguì un altro periodo di stabilità con un clima più freddo, conosciuto come La Piccola Età Glaciale, durato fino alla fine del diciannovesimo secolo.

Governi e ambientalisti sono preoccupati dall’innalzamento del livello dei mari per via dell’aumento della temperatura causato dai ”gas serra” come l’anidride carbonica derivata dallo sfruttamento di carburanti fossili come il carbone e il petrolio nel corso del secolo scorso.

Sebbene non saranno gli iceberg che galleggiano nei mari ad aumentarne il livello, ci sono milioni di tonnellate di ghiaccio ammassate su terraferma in Groenlandia, in Antartica e altrove. Lo scioglimento di quei ghiacci causerebbe un forte aumento dei livelli oceanici. Le conseguenze sarebbero allagamenti in popolate città costiere e violente tempeste sulle comunità prossime all’oceano.

Lo studio non predice il futuro, ma Horton sottolinea che dimostra come ”vi sia uno stretto collegamento tra i livelli marini e la temperatura”. E aggiunge: ”Quindi poichè nel ventunesimo secolo le temperature aumenteranno, parimenti aumenterà il livello dei mari”. Previsioni ne hanno invece fatte due collaboratori di Horton in un precedente studio secondo cui entro la fine del secolo il livello del mare potrebbe aumentare di 76-190 centimetri.