Donne europee longeve, istruite, ma ancora sottopagate e depresse

Pubblicato il 16 Aprile 2010 - 14:43 OLTRE 6 MESI FA

Istruite, longeve ma depresse: sono le donne europee secondo il Rapporto 2010 della Commissione Europea sullo stato della salute al femminile.

A livello di salute  fisica, le donne dell’Unione subiscono gli effetti dei cambiamenti ormonali dovuti alla menopausa, rischiando molto più degli uomini di essere colpite dall’osteoporosi. Cresce così, dopo i 50, il pericolo di fratture come conseguenze di cadute anche non gravi. Esposte sono soprattutto le donna sovrappeso e le fumatrici. Ma anche chi non prende mai il sole – fonte di vitamina D, indispensabile per l’assunzione del calcio nelle ossa – e chi soffre di diabete.

E sul diabete incide anche un altro punto debole delle donne europee, ma anche degli uomini: il sovrappeso, con le sue conseguenze sulla salute cardiovascolare. Le donne sono le più colpite dal momento che, nella maggioranza delle famiglie, sono loro a preparare i pasti, e quindi più soggette a tentazioni. Per questo sono ora considerate come possibili target di campagne di comunicazione e di sensibilizzazione alimentare. Attraverso loro si vorrebbe diffondere l’abitudine a porzioni più contenute, che aiutino a tenere lontani sovrappeso e obesità.

Dal punto di vista mentale, le donne si confermano molto più istruite degli uomini. Hanno superato il numero di iscritti maschi nelle scuole superiori, anche se poi, nei guadagni, il sorpasso è ancora molto lontano.

Ma l’istruzione non riesce a tener testa ai mali che più di tuitti aggrediscono il sesso femminile in Europa: depressione, alcolismo e maltrattamenti sono in agguato. I disagi psicologici colpiscono quasi il doppio delle donne rispetto agli uomini. Con il passare dell’età avanzano demenze e malattia di Alzheimer. E l’età per le donne tende a crescere molto più che per gli uomini: 12 anni in più.

Un aspetto preoccupante che emerge dal Rapporto è poi quello della violenza. Nel corso della propria vita, una donna su quattro subisce aggressioni con finalità sessuali. E il dato potrebbe essere in difetto, dal momento che sembra che solo il 5-25 per cento delle donne denunci questo tipo di aggressioni. Poi c’è la violenza in casa: in questo caso, ad essere esposta, ogni anno, è una percentuale che va dal sei al dieci.

Cresce poi la diffusione del virus Hiv, con quasi ventimila nuovi casi registrati nel 2007, circa un quarto in più rispetto a quelli che erano stati registrati nel 2000. In aumento anche il consumo di alcol durante la gravidanza, presente in una percentuale di donne che arriva a toccare il 50 per cento. Doppio, rispetto a quello degli uomini, il numero delle donne che tentano il suicidio, ma le nazioni nelle quali ci sono i picchi più elevati di suicidi compiuti da donne sono Lituania, Ungheria, Slovenia, Belgio e Finlandia. E in questa classifica l’Italia, insieme alla Grecia, è all’ultimo posto.