Anziana perde un occhio per un’infezione: “Mi hanno controllato quello sano”

Pubblicato il 20 Gennaio 2010 - 15:17| Aggiornato il 21 Gennaio 2010 OLTRE 6 MESI FA

Era stata operata con successo di un banale intervento alle cataratte. Venti giorni dopo però ecco un’infezione, degenerata rapidamente, che costringe i medici ad asportarle l’occhio. Protagonista della vicenda una pensionata di Redondesco (Mantova), Maria Fausti, 85 anni, che accusa: «Il dottore che mi ha fatto l’ultima visita, ha controllato l’occhio sano».

La storia risale all’estate del 2008. La signora Fausti, che adesso abita con la figlia Antonietta, viene operata l’8 luglio. L’intervento va benissimo e l’anziana riprende a vederci senza problemi. Il giorno successivo, avviene un primo controllo, e tutto è normale. Una settimana dopo, la seconda visita: ancora nella norma; il 21 luglio, il terzo controllo post-operatorio. Il medico di turno (non lo stesso chirurgo che l’ha operata) dichiara che è tutto a posto. Ma la signora – secondo quanto  riferisce alla Gazzetta di Mantova – lo avverte di averle esaminato l’occhio sano.

«Ero presente anch’io nell’ambulatorio e ho fatto presente al medico che l’occhio operato era il destro e non il sinistro – racconta la figlia Antonietta – ma lui ha tagliato corto dicendo che era tutto a posto e che doveva visitare tante altre persone; così non ha più guardato l’occhio di mia madre, che tra l’altro lamentava fastidio e dolore».

Pochi giorni dopo la situazione peggiora: dall’occhio operato comincia a uscire del pus, così la figlia porta l’anziana madre direttamente al Carlo Poma. I medici constatano che ormai l’infezione si è estesa e sono costretti ad asportare l’occhio.

I famigliari di Maria Fausti a quel punto denunciano il medico dell’ultimo controllo e danno il via ad una causa civile con richiesta di risarcimento danni, quantificati, in base alle tabelle Inail, in 66mila euro. L’oculista – come si legge nel verbale dell’incontro con i parenti della donna, che si è tenuto in ospedale – ha detto «di non ricordare il caso specifico e si è chiesto come abbia potuto commettere un errore così grossolano».

«Voglio andare a fondo a questa vicenda – spiega la figlia – voglio che mia madre abbia giustizia. Noi non ce l’abbiamo con chi ha eseguito l’intervento che era andato benissimo, ma col medico che ha compiuto l’ultimo controllo in modo superficiale, addirittura sbagliando occhio».