Usa. Sosia Elvis Presley arrestato come sospetto mittente lettere alla ricina

Pubblicato il 18 Aprile 2013 - 18:20| Aggiornato il 27 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

CORINTH, STATI UNITI – E’ un celebre sosia di Elvis Presley del Mississippi (di cui in America ce ne sono moltissimi), che ha partecipato a diversi concorsi, il Kevin Curtis arrestato come sospetto mittente delle lettere avvelenate alla ricina al presidente Barack Obama, a un senatore e a un giudice.

E secondo il sito Buzzfeed  potrebbe essere lo stesso Curtis che si è prodotto più volte sul web con teorie sulla presenza di un “governo ombra” che nasconderebbe la “verita” sul traffico illegale di organi e di tessuti umani.

Per quanto riguarda quest’ultimo particolare, secondo BuzzFeed, è un possibile omonimo dell’uomo arrestato, che pero’ si siglava con la stessa frase riportata sulle lettere avvelenate: “This is Kevin Curtis & I approve this message” (Sono KC e approvo questo messaggio) e che e’ anch’egli del Mississippi.

Questi, ex dipendente di un ospedale del Mississippi, denuncia, sulla base della sua passata esperienza professionale, “le azioni di quello che ritengo essere un occulto governo ombra che penso sia stato istituito da poteri piu’ alti con lo scopo di nascondere la verita’ che sta dietro al mercato degli espianti illegali di organi su cui cominciai a indagare nel 2000”.

L’uomo dice di essere ”segretamente in guerra dietro le linee nemiche” contro questi traffici. Quanto all’hobby dell’uomo arrestato, i media Usa pubblicano foto di Kevin Curtis, che ora gestisce una impresa di pulizie, vestito con la tuta da show di Elvis dell’ultimo periodo, quello dei celebri concerti di Las Vegas.