Cannes: ecco la variopinta e obesa famiglia di Garrone

Pubblicato il 13 Maggio 2012 - 19:33 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 13 MAG – ''M'hanno pigliato''. Cosi', sullo sfondo di un enorme aquaplanet, Luciano (Aniello Arena), in costume da bagno e con un enorme tatuaggio sulla spalla, accoglie la notizia di aver vinto. Una notizia non da poco. Perche' quel 'm'hanno pigliato' vale molto per lui: e' il suo ingresso al Grande Fratello. E, dopo solo un attimo, tutta la sua famiglia variopinta e obesa gli si fa intorno per festeggiarlo.

Questa la prima immagine delle tre clip inedite apparse oggi sul web del film 'Reality' di Matteo Garrone, unico lungometraggio italiano in corsa per la Palma d'Oro alla 65/a edizione del Festival di Cannes (16-27 maggio). Tre clip in tutto, che non vanno oltre i 4 minuti, ma che danno l'idea della visione grottesca di Garrone in questo film, storia di un pescivendolo napoletano (quello che Matteo Garrone ha definito ''un moderno Pinocchio che mi da' l'opportunita' di fare un viaggio nel paesaggio contemporaneo''), convinto che riscatto e fama possano venire solo dalla tv. Da quel Grande Fratello che rende gli sconosciuti come lui persone note.

Nella seconda clip, invece, una grande piazza di Napoli, dove c'e' l'avviata pescheria di Luciano. Un uomo sta per smontare dall'insegna un enorme tonno decorativo, mentre Luciano orgoglioso tranquillizza un amico perplesso: ''De pescheria ne facimm' n'ata cchiu' granne''.

Infine, nell'ultima clip siamo all'ingresso di Cinecitta' a Roma: qui uno spavaldo Luciano, con cappellino bianco e vistoso giubbotto giallo, insieme a moglie e tre figli scavalca la fila per il casting del GF. Lui questo problema non ce l'ha piu', perche' ha il biglietto in tasca.

Il film, interpretato da attori poco conosciuti (fatta eccezione per Claudia Gerini, che da' il volto alla conduttrice del Grande Fratello) ha come protagonista quell'Aniello Arena, 43 anni, ergastolano, che da 21 anni fa parte della compagnia Teatro della Fortezza del carcere di Volterra. Comunque un vero talento di attore, quello di Arena, che si avvale dell'articolo 21 dell'ordinamento penitenziario per poter recitare rientrando la sera in carcere. Le tre clip del film – prodotto come i precedenti dalla Archimede di Matteo Garrone con Domenico Procacci di Fandango, con i francesi di Le Pacte-Garance capitale e Rai Cinema – di cui finora non erano comparse che poche immagini, sono probabilmente sfuggite alla produzione, anche se la loro autenticita' sembra evidente anche solo per il fatto che sono sottotitolate in francese (insomma, pronte per Cannes).