Incassi record: così “Benvenuti al Sud” sfonda al nord

Pubblicato il 4 Ottobre 2010 - 14:19 OLTRE 6 MESI FA

Benvenuti al Sud sfonda al Nord. ”E’ un film di unità nazionale”, dice all’ANSA il produttore Riccardo Tozzi di Cattleya che ha realizzato il film con Medusa, campione d’incassi nel weekend con quasi 4 milioni di euro e una media per sala da film di Natale.

”E’ ben distribuito su tutto il territorio, alla storia di Claudio Bisio e Alessandro Siani ridono ovunque. E’ una bella risposta alle frasi recenti di Umberto Bossi – continua Tozzi – i conflitti se li inventano i politici, magari per finire sui giornali. Il Paese è molto più unito di quanto si pensi e la platea di tutte le regioni che sta avendo questo film lo dimostra”.

Benvenuti al Sud di Luca Miniero ha ”sfondato la barra maledetta” che tutti gli operatori del cinema conoscono: quel buco nero per il cinema italiano che non riesce ad avere successo nell’asse Firenze-Bologna-Triveneto. ”E invece in tutti questi tre posti, Benvenuti al sud va benissimo, addirittura tra i più visti”.

Tenero, divertente, con lontano dal trash del cinepanettone, Benvenuti al Sud rischia di diventare un piccolo fenomeno e curiosamente, essendo il rifacimento italiano del francese Giù al Nord, di andare bene pure all’estero.

”E’ stato venduto anche in Francia, ed è una bella soddisfazione”. Tozzi si augura che questi segnali di salute del cinema italiano, che quest’anno confermerà una quota di mercato superiore al 30%, siano colti dal governo.

”Mi auguro che il ministro Bondi si decida a firmare il decreto sul rinnovo degli incentivi fiscali, lo ha annunciato più volte ma la firma non è’ avvenuta mai. Il successo di Benvenuti al Sud non è un’eccezione, è stata un’annata molto buona ma serve l’aiuto fiscale altrimenti avranno il cinema italiano sulla coscienza”.

Claudio Bisio veste i panni di Alberto Colombo, un funzionario delle Poste che da Usmate Velate, nel cuore della Brianza, per punizione viene trasferito a Castellabate, in Campania, dove si scontra con usanze, dialetti e modi di vivere diversi, per scoprire che al Sud non si vive poi tanto male.

”E’ un film molto verosimile: conosco bene le zone dove è stato girato perché ci sono nato, come conosco Tradate perché per lavoro mi sono trasferito qui tanti anni fa”, ha commentato Pasquale, originario del Cilento e sposato con Rosella, lombarda doc, vedendo il film in una multisala di Tradate nel Varesotto.

”Le differenze esistono, sono orgogliosa delle mia radici ma è vero che la gente del Sud è più calda e ospitale – ha aggiunto Rosella -: lo noto ogni volta cha vado giù, forse lì si vive meglio”.

Gli stereotipi, i vizi e le virtù che dividono il Nord e il Sud della penisola, raccontati attraverso un susseguirsi di gag e scene comiche, hanno scatenato le risate dei tradatesi: in particolare quando Claudio Bisio rimane bloccato sulla Salerno-Reggio Calabria, che uno spettatore definisce ”terribile”, oppure quando appena arrivato in Campania viene costretto a nutrirsi di zabaione e sanguinaccio a colazione.