Roman Polanski scarcerato e trasferito nel suo chalet per i domiciliari

Pubblicato il 3 Dicembre 2009 - 17:50| Aggiornato il 8 Dicembre 2009 OLTRE 6 MESI FA

Il regista Roman Polanski, detenuto in Svizzera, ha lasciato giovedì la prigione di Winterthur (cantone Zurigo) per un altro luogo di detenzione, da dove poi venerdì si trasferirà per gli arresti domiciliari nel suo chalet de Gstaad (cantone di Berna).

Il trasferimento attuale è stato deciso per ragioni di sicurezza, ha detto il portavoce dell’Ufficio federale di giustizia Folco Galli citatio dall’agenzia di stampa svizzera Ats.

Si tratta di assicurare che la partenza per Gstaad avvenga senza problemi, ha detto il portavoce, dicendosi cosciente che l’arrivo nella stazione turistica dell’Oberland bernese non potrà avvenire discretamente. Decine di giornalisti di tutto il mondo attendono infatti il regista.

L’obiettivo è di assicurare che la partenza per Gstaad di Polanski (76 anni) avvenga senza problemi, ha detto il portavoce Galli. Decine di giornalisti di tutto il mondo attendono il regista franco-polacco a Gstaad. La settimana scorsa, il Tribunale penale federale svizzero aveva accordato al regista la liberazione condizionata, che prevede il versamento di una cauzione di 4,5 milioni di franchi (circa 3 miloni di euro), il ritiro del passaporto e la posa di un braccialetto elettronico per la sorveglianza degli spostamenti.

Queste misure rimarranno in vigore fino a quando sarà presa una decisione sulla richiesta di estradizione presentata dalle autorità americane che accusano Polanski dello stupro di una 13enne avvenuto nel 1977. Il regista era stato arrestato il 26 settembre 2009 al suo arrivo a Zurigo e posto in stato di detenzione in vista di estradizione sulla base di un mandato di cattura spiccato negli Stati Uniti.