Sundance Film Festival: arriva “Buried”, film girato interamente in una bara

Pubblicato il 25 Gennaio 2010 - 12:20 OLTRE 6 MESI FA

Un fotogramma del film Buried

Il Sundance Film Festival, manifestazione dedicata al cinema indipendente fondata da Robert Redford, presenterà, tra i vari titoli anche un lungometraggio interamente girato in una bara.  Si tratta di  “Buried” di Rodrigo Cortes che ha come protagonista Ryan Reynolds, marito di Scarlett Johansson e interprete di Wolverine e The Proposal.

Prima della visione lo stesso Reynolds ha avvertito il pubblico di Park City: «Spero che a voi questo film piaccia tanto quanto io ho odiato girarlo». Per 90 minuti Reynolds cerca di uscire da una lunga scatola di legno in cui è stato sepolto vivo da un gruppo di terroristi iracheni. Al senso claustrofobico si aggiunge il buio che accompagna la pellicola per quasi tutta la sua durata: spesso l’unica luce presente è quella dell’accendino del protagonista.

Il film, che acquista nel tempo un suo significato, è stato accolto da numerosi applausi. «Ho pensato: qual è il film più economico che posso fare con il minor numero possibile di attori e solo una location? – ha detto il regista Cortes – e da lì é partita l’idea di Buried».

Intanto anche le commedie debuttano al Sundace: “The Perfect Host” con Warwick Wilson, famoso per aver recitato nella serie tv Frasier e Drones, pellicola  che vede protagonisti alcuni attori provenienti dal telefilm sui vampiri Buffy. Fra gli ospiti del Sundance è arrivato anche il patron della Microsoft Bill Gates per promuovere il documentario “Waiting for Superman”, dove viene analizzato il livello qualitativo delle scuole pubbliche americane.«Alcuni istituti sono a un livello d’insegnamento molto basso – ha detto Gates che ha una piccola parte nel film – vogliamo che i politici si accorgano di questo problema».

Ancora non si è fatto vedere invece Banksy, il famoso writer anonimo che debutta alla regia con “Exit through the gift shop”, tanto che le voci hanno parlato di un’ennesima burla dell’artista inglese che in realtà avrebbe girato solo un trailer e non un intero film. Infine, dopo aver trovato un accordo con Youtube per rendere possibile il noleggio online di alcuni film del Sundance, Robert Redford si è prodigato a rendere la vita più facile agli amanti dei film indipendenti che non possono recarsi a Park City. In otto città americane verranno proiettati già dalla prossima settimana alcuni film della manifestazione nel tentativo di rendere l’evento più accessibile a tutti e trovare produttori interessati.