A Roma si gioca il Monopoli di case e cantieri: pesca il jolly e avrai l’appartamento-regalo o l’appalto eterno

Pubblicato il 12 Maggio 2010 - 15:10 OLTRE 6 MESI FA

L’ultimo gioco in città è una sorta di “Monopoli” aggiornato alla cronaca. Si prende la mappa di Roma, si segnano con colori diversi i quartieri più pregiati dal punto di vista immobiliare, si tirano i dadi e si vede dove si la sorte consente al giocatore di fermare il suo “simboletto” di legno, vanno bene i classici fiasco, candela, funghetto…Poi, trovato il quartiere, si pesca dal mazzo la carta delle “opportunità”. Qualche volta esce la carta “jolly”, è questa la novità introdotta nel gioco classico. La carta jolly consente di acquistare un appartamento a un  terzo del prezzo di mercato. E’ già successo nella realtà di fronte al Colosseo e a due passi da Piazza del Popolo. Nella “finzione” del gioco la carta jolly reca in basso la scritta “zampolini” oppure “anemone”. Chi la pesca passa invece che dal “Via” alla nuova casella denominata “Cassa”. Va lì e si fa dare in soldi, soldi del Monopoli, non si può avere tutto come dal vero, la differenza tra prezzo di mercato e prezzo con il jolly. C’è anche il blocchetto delle carte “Imprevisti”, carte con la faccia stampata di un giornalista o di un magistrato. Ma “cerca la casa con il jolly” non è l’unico gioco possibile, se ne può fare un altro, si chiama: “Cerca il cantiere, scava l’appalto”.

A Roma lo si può cominciare a giocare nel noto quartiere Trastevere. Lì c’è un cantiere, anzi c’è dal 2004. Cantiere e basta, senza lavori, è tutto fermo, recintato, “ponteggiato” e abbandonato da circa duemila giorni. Dietro e dentro le reti e i ponteggi c’è quel che resta del Palazzo degli Esami, ci si andava a fare gli esami di Stato e quelli per i concorsi. Nel 2001 fu deciso che il Palazzo sarebbe diventato la sede di un Grande Centro Anti Terrorismo. Nel 2004 fu assegnato l’appalto e cominciarono appunto i lavori. Che però si fermarono quasi subito. Ecco dunque il gioco: trovato il cantiere, bisogna “scavare l’appalto”. Come sempre si tirano i dadi e si pesca la carta. Il mazzetto “Imprevisti” contiene le carte “Ritardo e spreco da burocrazia”. Se la peschi paghi la “multa” alla “Cassa” e non puoi tirare i dadi per tre giri mentre gli altri concorrenti vanno avanti. Ma c’è ovviamente il mazzetto “Opportunità”. Contiene la carta “Appalto a perdere”. Se la peschi incassi l’affitto per anni dei ponteggi e delle reti. Paga la “Cassa”. Tu incassi e puoi tirare i dadi una seconda volta mentre gli altri stanno fermi. E’ un gioco di realtà, un “business game”. Infatti la storia dell’appalto del Palazzo degli Esami è assolutamente vera, come quelle delle case comprate, vendue e soprattutto regalate a nero.