Lingua da un milione: doppio di papille gustative, assaggia cibo per bambini

Pubblicato il 2 Gennaio 2013 - 08:36 OLTRE 6 MESI FA
Beth Anderson

LONDRA – La lingua di Beth Anderson vale un milione di sterline: possiede il doppio delle papille gustative delle persone “normali”. Così credono i suoi datori di lavoro e questa, in ogni caso, è la cifra che, in base alla polizza assicurativa, dovrebbe essere versata nel caso in cui la ragazza inglese perdesse o danneggiasse la sua lingua. Un valore astronomico per un organo muscolare poco celebrato da poeti e cantanti, per di più discretamente nascosto nella cavità orale.

Anche la diretta interessata se ne stupisce: “Quando mi lavo i denti ogni mattina, do uno sguardo alla mia lingua e sono sorpresa che questa sarà assicurata per un milione di sterline. A volte la tiro fuori e la studio. Mi sembra una somma incredibile per qualcosa che si nota a pena. Non ci ho mai prestato molta attenzione, fino a che non sono diventata un assaggiatrice di cibo per bambini”.

I datori di lavori hanno trovato in Beth Anderson l’impiegata dei sogni. Non tanto per la disciplina, lo zelo, per la puntualità o per la dedizione al lavoro. E’ la lingua, come si sarà capito, che rende Beth una lavoratrice perfetta. Il suo organo è, infatti, ricoperto da una miriade di papille che i comuni mortali nemmeno se le immaginano. Beth fa parte di quella strettissima percentuale di persone che sono nate con il doppio delle papille gustative della media.

E questo la rende la persona giusto per il lavoro di assaggiatrice di cibo per bambini. Pochi lo sanno ma i bambini nascono con più di 10.000 papille gustative – sulla lingua, sulla parete superiore della bocca e perfino all’interno delle guance – che negli anni, con la crescita, si riducono delle metà. Le differenze di gusto tra adulti e bambini dipendono anche da questa realtà anatomica. Dei sapori che ai grandi sembrano insipidi sono per i bambini estremamente intensi.

I produttori alimentari hanno bisogno di test precisi e di persone come Beth per individuare i sapori che piaceranno ai bambini a tavola e alle mamme al supermercato. L’impiegata inglese, grazie alle sue molteplici papille gustative, può immedesimarsi in un bambino molto più facilmente di chiunque altro. E così Beth ogni giorno finge con efficacia di avere sei mesi mentre si imbocca, da sola, cucchiaiate di pastine e pappine che finiranno un giorno sul mercato alimentare, destinate a neonati e bambini.

Ogni dono può rivelarsi anche una condanna e il potere diventare una tortura. Qualcuno potrebbe chiedersi, che succede se il ragazzo di Beth ha l’alito un po’ “forte”? E se la sua migliore amica adora il pollo al curry? A dire il vero, l’ipersensibilità gustativa di Beth non presenta quasi mai per lei degli inconvenienti. Come osserva lei stessa : “Fuori dal lavoro, è una gioia poter assaporare tutto così intensamente”.