Garbo, spia dell’operazione Double Cross: la moglie fece quasi saltare il D-Day

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Settembre 2016 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Garbo, spia dell'operazione Double Cross: più dei nazisti temeva la moglie

Garbo, spia dell’operazione Double Cross: più dei nazisti temeva la moglie

LONDRA – Stressato dalle sue missioni segrete, dal doppio gioco ma soprattutto da una moglie terribile: questa la vita dell’agente segreto Garbo, la spia spagnola più acclamata della Seconda Guerra Mondiale, al centro dell’operazione “Double Cross”. Era conosciuto con i nomi in codice di Garbo o Arabel, rispettivamente presso i servizi segreti inglesi e tedeschi. Ma oltre ai nazisti, per l’uomo la minaccia più grande era la moglie, definita “fortemente impulsiva”, dopo che fece quasi saltare il D-Day perché Garbo le aveva vietato di partecipare ad una festa all’ambasciata spagnola. Secondo alcuni documenti dei servizi segreti citati dal Daily Mail sembrerebbe che quella sera la donna tentò anche di suicidarsi lasciando i fornelli del gas aperti.

Garbo, vero nome Juan Pujol Garcia, portava avanti quasi singolarmente una rete di spie che fornivano ai tedeschi false informazioni. Una volta ottenuto la loro fiducia, ha fuorviato i nazisti invitandoli a far atterrare le truppe lontano dai reali punti di atterraggio. Questo elaborato inganno fu condotto dalla sua casa vicino a Londra, a Hendon, e salvò le vite di innumerevoli alleati. Alcuni files appena declassificati, però, rivelano che nonostante il suo sistema di spionaggio fosse riuscito senza intoppi, Garbo lottò per mantenere la situazione domestica sotto controllo.

La moglie Araceli, infatti, premeva per tornare nel suo Paese d’origine: “So bene cosa fare e dire per mettere nei guai mio marito. Non voglio vivere un altro minuto in Inghilterra, quindi voglio tutte le carte necessarie per partire”.

I servizi segreti furono così preoccupati da mettere qualcuno all’ingresso dell’ambasciata spagnola, che sorvegliasse l’arrivo della donna. Qualora fosse andata, nessuno avrebbe dovuto permetterle di entrare.
Così si pensò a un piano degno di un film di James Bond, affinché la donna non facesse saltare la copertura.

Fingendo di essere stato arrestato, Garbo si fece trovare in un campo dell’MI5 (i servizi segreti inglesi) vestito da prigioniero. La donna vedendolo in quello stato, acconsentì a firmare un documento dove giurava di non rivelare mai ai tedeschi che il marito era una doppia spia, o sarebbe stata arrestata anche lei.

Incredibilmente Garbo venne abbandonato dall’MI5 quando si offrì di partecipare alla guerra e di essere una doppia spia per i tedeschi. Quando i servizi dell’intelligence realizzarono che era stato “abbandonato” dall’MI5, decisero di adottarlo immediatamente e fu così che Garbo divenne la spia più famosa della Seconda Guerra Mondiale.