Inglesi e francesi: attacchi aerei in Siria? Ma la gente…

Pubblicato il 6 Settembre 2015 - 10:09 OLTRE 6 MESI FA
Terroristi dell'Isis in Siria

Terroristi dell’Isis in Siria

LONDRA – Il governo britannico e quello francese hanno intenzione di lanciare attacchi aerei contro l’Isis in Siria, secondo quanto riferiscono domenica il Sunday Times e Le Monde nelle versioni online. L’opinione pubblica inglese è però contraria a un intervento militare: il 48%  è contro, il 29% a favore, 23% è incerto e non sa, stando a un sondaggio, sempre diffuso domenica, del Daily Mail.

Il Sunday Times afferma che il premier David Cameron vuole ottenere il via libera del parlamento ai raid in un votazione che si dovrebbe tenere nei primi di ottobre.

Sabato a margine del G20 ad Ankara, il cancelliere britannico George Osborne ha affermato che “un piano per una Siria più stabile e in pace” deve prevedere la lotta contro la “radice del problema: il malvagio regime di Bashar al Assad e i terroristi dell’Isis”.

E in un articolo sul Telegraph, anche l’ex arcivescovo di Canterbury e il leader anglicano George Carey invita Cameron a intervenire in Siria con “raid aerei e altra assistenza militare” per “schiacciare l’Isis una volta per tutte”.

Anche la Francia studia attacchi aerei in Siria contro lo Stato Islamico, Isis o Is, riporta Le Monde:

“L’esecutivo studia questa opzione, su cui si è aperto un dibattito in seno al Governo. Il tema è stato affrontato nel corso di una riunione ristretta del Consiglio di difesa, riunito dal presidente François Hollande, venerdì 4 settembre”.

Si tratta di cambio di atteggiamento radicale da darte del Governo francese. Fino ad ora, ricorda Le Monde, l’eventualità di un attacco in territorio siriano

“era stata puramente e semplicemente scartata”.

In Siria finora la Francia si è limitata a fornire consulenza e armi ai ribelli “moderati” contribuendo così anch’essa un po’ ad alimentare il caos che ora ci rovescia addosso a noi italiani l’onda dei profughi.

Secondo Francesca Pierantozzi del Messaggero l’intervento in Siria potrebbe

“essere precisato [lunedì 7 settembre] dal presidente Hollande nella sua conferenza stampa semestrale all’Eliseo”.