Obama in Europa, tre agenti della scorta trovati ubriachi fradici: cacciati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Marzo 2014 - 19:02 OLTRE 6 MESI FA
Obama in Europa, tre agenti della scorta trovati ubriachi fradici: cacciati

Obama in Europa, tre agenti della scorta trovati ubriachi fradici: cacciati

WASHINGTON – Dopo i festini con prostitute, le sbronze. Ad Amsterdam come a Cartagena. Tre agenti sei servizi segreti americani sono stati sospesi dall’incarico e rispediti negli Stati Uniti dopo essere stati sorpresi ubriachi nella capitale olandese.

E’ solo l’ultimo scandalo che coinvolge il corpo speciale selezionatissimo incaricato di proteggere l’incolumità di Barack Obama, dopo la vicenda di Cartagena di due anni fa, quando una decina di questi agenti vennero cacciati dal servizio con l’accusa di essere stati con alcune prostitute. Stavolta non si tratta di sesso, ma di alcol.

La sbronza risale a domenica 23 marzo. Alla vigilia dell’arrivo di Obama nei Paesi Bassi, tre uomini del Counter Assalt Team, tra cui il loro ‘team leader’, hanno bevuto troppo nel bar del resort di Noordwijk, il Huis Ter Duin Hotel, a 15 minuti dall’Aja.

Uno di loro è stato trovato totalmente ubriaco e disteso per terra in stato incosciente in un corridoio dell’albergo. Il personale dell’hotel ha quindi allertato l’ambasciata degli Stati Uniti in Olanda. E sono partite le misure disciplinari. Una pessima vicenda che torna a imbarazzare l’immagine della Casa Bianca e dell’amministrazione Obama già uscita a pezzi dopo lo scandalo dell’aprile 2012.

All’epoca, una decina di agenti venne licenziata in occasione di un altro vertice internazionale, a Cartagena, in Colombia per un summit interamericano. Una sera, dopo aver bevuto abbondantemente, avevano portato alcune prostitute nelle loro stanze d’albergo, sempre alla vigilia dell’arrivo di Obama. Nel cuore della notte, però, una di queste escort ha cominciato a urlare protestando per non essere stata pagata. Scoppiò il caso che costrinse lo stesso Presidente, livido in volto dalla rabbia, pochi giorni dopo a parlare di ”comportamento inqualificabile”, alle scuse e poi alla cacciata del direttore del Secret Service, Mark Sullivan, dopo 30 anni di servizio.