Repubblica ceca. Attentato neonazista contro una famiglia rom, chiesti fino a 25 anni di carcere

Pubblicato il 5 Ottobre 2010 - 17:11 OLTRE 6 MESI FA

La procura di Ostrava (nord della Repubblica ceca) ha chiesto condanne da 15 a 25 anni di reclusione per quattro giovani neonazisti cechi, accusati di un attentato incendiario contro una famiglia rom nel quale una bambina rom di due anni rimase gravemente ustionata.

La sentenza è attesa tra due settimane. Nella notte dal 18 al 19 aprile 2009 i quattro estremisti attaccarono a Vitkov, nei pressi di Ostrava, una casa abitata da rom lanciando attraverso le finestre tre bottiglie incendiarie. Nell’incendio seguito tre persone rimasero ferite tra cui la piccola Natalie. Con ustioni sull80% del corpo, la bimba è stata per mesi tra la morte e la vita e secondo i medici avra’ conseguenze permanenti.

Secondo i giudici, si è trattato di un atto premeditato, i neonazi volevano ”esaltare la loro ideologia” e fare ”qualcosa di importante” alla vigilia del 120/o anniversario della nascita di Hitler. L’aggressione aveva sollevato profonde emozioni sia nella maggioranza dell’opinione pubblica ceca che nella comunità rom.