Roma spedisce i propri rifiuti in Austria. E fornisce elettricità agli austriaci

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Aprile 2017 - 07:45 OLTRE 6 MESI FA
Roma spedisce i propri rifiuti in Austria. E scalda e illumina le case degli austriaci

Roma spedisce i propri rifiuti in Austria. E scalda e illumina le case degli austriaci (Foto Ansa)

ROMA – Roma spedisce i propri rifiuti in Austria e a Londra ci deridono. Il grave problema della spazzatura viene risolto con il trasporto all’estero, passando attraverso l’Italia settentrionale, sulle Alpi e poi finire alla società austriaca EVN a Zwentendorf sul Danubio, che quest’anno smaltirà circa 70.000 tonnellate di rifiuti dei romani, spiega la BBC. Spazzatura che, ciliegina sulla torta, verrà trasformata in elettricità che alimenta 170.000 case degli austriaci.

All’impianto di Zwentendorf, arrivano fino a tre treni alla settimana, ognuno trasporta contenitori ermetici di circa 700 tonnellate di rifiuti dei romani. Può sembrare assurdo, osserva la BBC, trasportare i rifiuti per oltre 1.000 chilometri prima di disfarsene, ma fa parte degli sforzi dell’Unione Europea affinché le città riducano la quantità di rifiuti.

“Non è folle”, insiste Gernot Alfons, capo dell’impianto EVN. Per Alfons si tratta di una soluzione ecologica e i treni che trasportano rifiuti sono fondamentali. “L’alternativa sarebbe quella di mettere la spazzatura in una discarica, il che creerebbe molte emissioni di metano che hanno un forte impatto in termini di emissioni di CO2”, e aggiunge che “è molto meglio trasportare i rifiuti in un impianto che abbia un alto rendimento energetico come il nostro”.

Cosa, dunque, è andato storto a Roma nello smaltimento dei rifiuti? E’ la domanda della BBC.
Anche in quartieri eleganti come Prati, vicino al Vaticano, non è difficile notare che c’è un problema di rifiuti. Antonio La Spina, professore di sociologia generale, giuridica e politica alla LUISS di Roma, afferma che la città produce più rifiuti di quanti, oggettivamente, ne possa smaltire. “Le discariche sono sature, alcune costituiscono già un problema per l’ambiente e devono essere chiuse. Le autorità non pronte ad affrontare la situazione”.

I siti di discarica di Roma sono talmente carichi, afferma, che le autorità per smaltire i rifiuti, non solo hanno dovuto spingersi oltre la regione e oltre l’Italia. Non è solo la mancanza di spazio, il problema della spazzatura è anche politico, è la considerazione della BBC, che aggiunge: “A Roma, lo smaltimento dei rifiuti e altri servizi pubblici sono stati contrassegnati da gestioni sbagliate.

Nel 2014, si legge nell’articolo, l’inchiesta Mafia Capitale ha messo in luce la corruzione esistente nei servizi cittadini, compresa la raccolta dei rifiuti. Virginia Raggi, del Movimento 5 stelle, quando lo scorso anno è stata eletta sindaco ha promesso di ripulire la città ma, quasi immediatamente, si è imbattuta nelle difficoltà”.

Paola Muraro, assessore all’Ambiente, è stata costretta a dimettersi dopo un avviso di garanzia per una violazione del testo unico ambientale, quando era consulente della municipalizzata AMA. La Muraro negò ogni accusa ma la Raggi era sotto pressione.

A Campo de’ Fiori, uno dei mercati più attraenti di Roma, quasi ogni pomeriggio i rifiuti si accumulano sul selciato, tra le bancarelle che vendono fiori e verdure. E questa la conclusione, poco edificante per la capitale, dell’articolo della BBC: “I camioncini che raccolgono la spazzatura, alla fine arrivano per ripulire l’area ma Vladimiro, che lavora in un ristorante sulla famosa piazza, scuote la testa. Questo posto, per due, tre ore al giorno finché non lo puliscono è uno schifo. I turisti presenti sono scioccati e nel cuore di una capitale europea, tutto ciò non è normale”.