Adro, la sentenza ha condannato il sindaco. Ora si attende chi la faccia rispettare

Pubblicato il 10 Gennaio 2011 - 12:41 OLTRE 6 MESI FA

Domani, 11 gennaio, gli abitanti di Adro pagheranno il prezzo dell’estro creativo del sindaco  Oscar Danilo Lancini. Quel giorno, scrive il Fatto Quotidiano, quattro mesi esattu dopo quell’11 settembre in cui il polo scolastico Gianfranco Miglio aprì i battenti con ornato da 700 soli delle Alpi, verrà stabilito chi dovrà imporre al sindaco il rispetto dell’ordinanza esecutiva di condanna a togliere i simboli padani.

Una sentenza emessa il 26 novembre 2010 aveva condannato il Comune per discriminazione e imposto una bonifica completa dell’edificio. A poco infatti era servita l’opera del dirigente scolastico Gialuigi Caldei, che il 12 ottobre, insieme ai bidelli, aveva tolto gli zerbini, le scritte in giardino, gli adesivi sulle vetrate e sui cestini della spazzatura.

Completamente inascoltato, scrive il Fatto, l’ufficiale giudiziario che ha ha notificato l’ordinanza, come pure le comunicazioni tra i legali della Cgil di Brescia, ricorsa per tutelare il diritto dei lavoratori a pubblici ad operare in ambienti neutri da simboli di partito. Così il sindacato ha denunciato il sindaco per “mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice”. Il ricorso della Cgil per ottenere “l’esecuzione degli obblighi di fare” prevede la nomina di un ufficiale giudiziario che assuma materialmente il controllo di tutto, dall’affissione della sentenza alla nomina dell’impresa che effettuerà i lavori.  A pagare tutto questo, naturalmente, i contribuenti di Adro.

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