Alessia Pifferi, l’avvocato chiede l’assoluzione: “Non ha mai voluto uccidere la figlia”

di redazione cronaca
Pubblicato il 13 Maggio 2024 - 14:55
Alessia Pifferi FOTO ANSA

Alessia Pifferi FOTO ANSA

“Alessia Pifferi non ha mai voluto uccidere la figlia. Esiste un reato nel nostro codice, che è l’abbandono di minore. Ci siamo: è il nostro caso, è la morte di Diana”. Con queste parole l’avvocato Alessia Pontenani, difensore della 37enne, si è avviata verso la conclusione della sua arringa nel processo davanti alla Corte d’Assise di Milano, alla quale ha chiesto l’assoluzione per l’omicidio della piccola Diana di 18 mesi.

Le parole dell’avvocato

“Alessia ha commesso il reato di abbandono più volte: la prima volta che è andata al supermercato senza la bambina, il primo weekend che è partita, quando ha fatto la cena in limousine, il secondo weekend. Questo è il reato per cui deve essere condannata Pifferi. La caratteristica di abbandono di minore è la speranza che non accada nulla: lei sperava in cuor suo, e credeva, che non sarebbe accaduto nulla alla bambina”. Dopo aver ripercorso le varie tappe della vita di Pifferi (“ha subito abusi da piccola, è stata vittima di violenza assistita, non è andata a scuola, ha un deficit cognitivo, è vissuta senza avere un lavoro), l’avvocato ha sottolineato che la morte di Diana “è una tragedia e come tale va affrontata. Il pm ha detto che il suo lavoro era finito e che vi lasciava nelle mani Diana. Io faro di più, vi lascerò Alessia e Diana, perché è ora che entrambe queste persone sfortunate abbiano davvero giustizia”.