Bari, adescava minori su Skype: postino 40enne arrestato

di Redazione blitz
Pubblicato il 6 Aprile 2017 - 22:21 OLTRE 6 MESI FA
Bari, adescava minori su Skype: arrestato dalla Polizia Postale

Bari, adescava minori su Skype: arrestato dalla Polizia Postale

BARI – Con le accuse di violenza sessuale e detenzione di materiale pedopornografico, la polizia postale ha arrestato un postino di quaranta anni a Bari. L’uomo, secondo le indagini, adescava minorenni via Skype fingendosi una donna e ai ragazzini chiedeva di compiere atti sessuali davanti alla webcam. Inoltre li filmava a loro insaputa.

La denuncia che ha portato all’arresto del postino è partita da una famiglia di Vercelli, in Piemonte. Una madre, rientrata a casa prima del previsto, ha trovato il figlio di tredici anni nudo nel salotto di casa intento a chiudere frettolosamente una conversazione via Skype con uno sconosciuto. La donna, dopo i tentativi di spiegazione del figlio, è riuscita a risalire all’utenza telefonica dalla quale era partita la chiamata e ha quindi chiesto l’intervento della polizia postale della sua città. Proprio dal numero di telefono individuato dalla madre del ragazzino, i poliziotti hanno rintracciato il postino residente a Bari.

Nel corso della perquisizione sui supporti informatici dell’uomo, la polizia ha recuperato decine e decine di contatti riconducibili ad altrettanti minorenni residenti in tutta Italia a cui l’uomo aveva chiesto di compiere atti sessuali davanti alla webcam allo scopo di filmarli per procurarsi materiale pedopornografico.

Da quanto emerso nel corso delle indagini, il postino assumeva una falsa identità in rete fingendosi una giovane donna e indirizzandosi verso ragazzini ai quali chiedeva di esibirsi in giochi erotici da soli oppure coinvolgendo amici, fratelli e sorelle, anche molto piccoli. Per arrivare all’arresto del postino è stata determinante l’attività di analisi dei supporti sequestrati da cui è emerso il quadro accusatorio che ha consentito alla Procura di chiedere e ottenere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita lo scorso 22 marzo.