Grillo caccia la stampa italiana: a San Giovanni solo Sky Tg 24 e stranieri

Pubblicato il 22 Febbraio 2013 - 16:57 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Niente giornalisti italiani sul palco di Beppe Grillo. A piazza San Giovanni il backstage del comizio finale dei 5 Stelle è aperto solo per i giornalisti stranieri e per quelli di Sky Tg 24. La mai nascosta avversione di Grillo per i giornalisti ha prodotto in questo caso un’eccezione alla regola. Non si fida della stampa italiana, e infatti apre a quella straniera. Ma anche al tg di Sky Italia: un “risarcimento” per l’intervista sfumata solo qualche giorno fa, o una vera e propria esclusiva? Brutta sorpresa per tutti gli altri giornalisti italiani che attendevano l’accredito per il backstage del palco.

L’ingresso, come confermato dall’organizzazione, è limitato esclusivamente ai giornalisti stranieri che hanno inviato la richiesta di accredito. Identica procedura adottata dai colleghi italiani che, però, giunti allo stand per il rilascio del pass, si sono visti negare l’ingresso senza alcuna spiegazione. Successivamente dopo le rimostranze dei tanti cronisti è stato spiegato che ”lo staff di Milano ha concesso gli accrediti solo alla stampa straniera”. Inutili le proteste della stampa italiana che continua a chiedere di poter entrare per scrivere ciò che accade o utilizzare il computer in una zona coperta.

Meraviglia anche tra i giornalisti delle testate estere che riescono ad entrare dopo la normale procedura di richiesta del pass ma non si sbilanciano su quel che accade: ”Da noi non succede, ma non ne capiamo il motivo”, spiega sbrigativamente un cronista. La procedura di accredito, spiega l’organizzazione, prevedeva l’invio da parte dei giornalisti di un’e-mail con la richiesta di accredito alla quale lo stesso staff avrebbe dovuto rispondere: in base al principio ‘di silenzio non assenso’ chi non ha ricevuto una e-mail di risposta non ha diritto ad accedere al palco. ”E’ una cosa incredibile, lo fanno per impedire che possiamo rivolgere domande scomode”, urla una cronista italiana agli organizzatori. ”Non vedo che male potremmo fare, abbiamo solo bisogno di un posto dove poterci sedere e scrivere”, gli fa eco un altro giornalista.